Bologna, 14 giugno 2017 – Simone Blum lo scorso fine settimana ha vinto il Campionato di Germania a Balve. Nel 2016 aveva conquistato l’oro tra le amazzoni, quest’anno invece quello assoluto. Prima di lei nei tempi più recenti Meredith Michaels Beerbaum è stata la sola amazzone capace di tanto: nel 2008 e nel 2010 in sella in entrambe le occasioni a Checkmate. E dato il livello del salto ostacoli tedesco, si può proprio dire che un titolo nazionale in Germania vale molto, moltissimo. Simone Blum su Alice ha avuto la meglio su cinquantuno avversari: dietro di lei sul podio Holger Hetzel su Legioner per la medaglia d’argento, Rolf Moorman su Samba de Janeiro per quella di bronzo. Detto questo, e ribadito che si tratta di un grande risultato ottenuto al cospetto di una folta schiera di pretendenti di alto livello, rimane un fatto evidente: non c’erano i grandi nomi, quelli dei grandi risultati internazionali, quelli delle squadre di Coppa delle Nazioni e dei campionati internazionali (con la sola eccezione di Marco Kutscher). Marcus Ehning, Ludger Beerbaum, Markus Beerbaum, Meredith Michaels, Daniel Deusser, Christian Ahlmann, Janne Friederike Meyer, Philip Weishaupt, Hans Dieter Dreher: tutti assenti. Considerazione che riporta in attualità il problema del quale si è a lungo discusso a proposito del Campionato d’Italia: come si vede, dunque, non siamo i soli a soffrirne… La realtà indiscutibile e trasversale è che l’agonismo internazionale ha ormai fagocitato perfino la massima espressione nazionale, ovunque. E se si vuol fare in modo che nei campionati nazionali partecipino davvero i migliori cavalieri di quella nazione, beh… bisogna forse inventarsi qualcosa di nuovo. Perfino in Germania: il che è tutto dire…