San Lazzaro di Savena, 8 dicembre 2022 – Giacomo non più Giacomo ci viene da pensare, visto che stiamo parlando di un Millennial: Casadei Junior infatti ha solamente 20 anni, anche se ci ritroviamo a parlare di lui e dei suoi ottimi risultati già da diverso tempo.
Perché lui è sempre Giacomo, certamente: il Jack di Marcella e Mirco che già da bambino quando si metteva in sella faceva cose da grande.
Ma non è più quel bambino che avevamo imparato a conoscere ai Campionati Europei di Millstreet, no: adesso Giacomo è diventato grande, ci azzarderemmo a dire anche più maturo di quanto non sia di solito alla sua età.
Giacomo, come è andato per lei il 2022?
“Alla fine è stato un bell’anno, devo dire la verità: ci sono state delle belle gare, tanti dei cavalli che ho montato hanno saltato bene: non mi posso certamente lamentare, perché ad ogni concorso mi sono sentito contento di quello che avevamo fatto”.
Quali sono stati i suoi compagni di gara in questi ultimi 12 mesi?
“Ho montato molto Chagracon PS, Ballantine di Villagana e Let’s Go FZ; poi da un paio di mesi sono arrivate in scuderia anche due cavalle nuove, Tamis e Irasca, che hanno lavorato un po’ meno ma nonostante abbiano meno esperienza si sono dimostrate comunque utili. Ma per il futuro penso possano essere ottime cavalle: intanto le ho portate a Verona e a fare qualche gara internazionale, il programma è quello di portarle avanti. Poi l’anno prossimo si vedrà”.
Come cerca i cavalli da portare in scuderia?
“Stiamo lavorando insieme a Luca Borghi che ci porta sempre qualche cavallo da montare, poi mio padre è sempre in giro. Ma non è facile comunque”.
Ci descriva il suo cavallo ideale.
(Ride) “Un po’ insanguato, sicuramente un cavallo che ti porta un cavallo, un po’ acceso e ovviamente rispettoso e con mezzi“.
In questi anni ha fatto tante esperienze, dall’esterno sembra decisamente maturato: ma da dentro come si vede?
“Sportivamente parlando non devo essere io a dirlo, meglio chiedere a papà da questo punto di vista. Però come persona mi sento davvero cambiato: in gara cerco comunque di lavorare bene con ogni cavallo ma non mi faccio più prendere dall’ansia del risultato. Ecco, quello è sempre stato un po’ un mio difetto: cioè cercavo sempre il massimo. Però adesso ho capito che senza andare di fretta tutte le cose poi arrivano: con calma, con i loro tempi, e sono anche risultati migliori“.
Com’è fare parte del Centro Sportivo dell’Arma dei Carabinieri?
“A parte il fatto di avere l’opportunità di lavorare con i miei compagni, che sono tutti molto forti, l’Arma è veramente molto disponibile: ti danno modo di fare tutte le cose al meglio, niente è lasciato al caso e ci aiutano a mantenere una certa tranquillità. Adesso speriamo di fare un buon risultato qui al Memorial: le ultime gare dell‘Interforza sono andate bene, quindi speriamo di continuare così”.
Perché Jack Casadei è maturato, è diventato più saggio, ha sicuramente imparato ad apprezzare il valore delle cose che si costruiscono in proprio, un passo alla volta.
Ma è sempre una macchina da guerra per quanto riguarda lo sport equestre: e il fatto che a soli 20 anni nel Master d’Italia Indoor abbia già raggiunto lo stesso numero di vittorie di senatori del calibro di Arnaldo Bologni, Filippo Moyersoen, Bruno Chimirri e Natale Chiaudani è un dettaglio piuttosto significativo.
Quindi sì: continuiamo così, Jack.