Bologna, lunedì 16 maggio 2022 – Il sapore e la gioia di un attimo, praticamente. Gianluca Quondam aveva rilasciato una bellissima intervista a Cavallo Magazine qualche giorno fa, subito dopo aver ricevuto la notizia della convocazione nella squadra italiana di Coppa delle Nazioni per gli Csio di Lisbona (26-29 maggio) e Madrid (3-5 giugno). Una gioia stordente: esordio in azzurro a 47 anni, l’ultima Coppa da young rider ventisette anni fa con la divisa dell’Aeronautica Militare, poi un lungo periodo fatto di sport ma senza più velleità di alto livello, poi l’incontro con un cavallo speciale, qualche gara importante, poi un problema fisico di questo cavallo speciale, allora un lungo periodo di stop, poi la ripresa con prestazioni perfino migliori di quelle del periodo precedente l’infortunio, un ottimo Campionato d’Italia e così… ecco la convocazione nella squadra nazionale! Gianluca Quondam è un uomo duro e forte come i tratti ben distinti sul suo volto di siciliano essenziale e concreto: eppure la sua sorpresa gioiosa nel ricevere la notizia l’ha portato quasi alla commozione (metaforica, diciamo… ). Di certo a provare un entusiasmo di quelli che ti fanno sentire forte audace combattivo e determinato come quando si ha la semi-incoscienza dei vent’anni. Un sogno, insomma.
Ma ecco la doccia fredda. Gelata, anzi. Un altro infortunio di quel cavallo speciale, Chaccbay… Niente di grave: una sobbattitura. Niente di grave da un punto di vista fisico, cioè: ma di gravissimo per il sogno di chi stava sognando… Tutto cancellato, infatti: niente Lisbona, niente Madrid. Niente Coppa delle Nazioni, niente esordio in squadra, niente giacca rossa con il colletto bordato di bianco.
“Il nostro sport è anche questo”, ha commentato lapidario Gianluca Quondam, duro come sempre ma con un maremoto dentro… E ha perfettamente ragione, ovvio: il nostro sport è anche questo. E’ vita con i cavalli, e i cavalli sono animali che pensano, sentono, si ammalano e guariscono: non sono racchette, palloni, automobili o motociclette, no. Per fortuna: ma se vogliamo poter dire ‘per fortuna’ dobbiamo anche accettare cose apparentemente inaccettabili. Come dover rinunciare all’ultimo momento a vivere il momento, il momento che qualunque atleta di qualunque sport sogna di poter vivere, prima o poi: rappresentare il proprio Paese. E nel caso di chi è atleta del nostro sport vestire letteralmente il verde bianco rosso della nostra bandiera. Insomma: sono cose forti.
Una cosa però niente e nessuno la potrà togliere a Gianluca Quondam… L’annuncio della sua convocazione in nazionale aveva acceso una quantità davvero enorme di apprezzamenti e complimenti e congratulazioni. Tutto questo significa qualcosa: e questo qualcosa ormai Gianluca Quondam ce l’ha, lo ha ricevuto. Anche senza montare in Coppa delle Nazioni (purtroppo… ). E poi, chi lo sa: se una cosa del genere stava per accadere oggi, perché non potrebbe accadere domani?