Gorla Minore, lunedì 25 novembre 2019 – Il Gran Premio dello Csi a tre stelle disputato ieri presso gli impianti dell’Equieffe Equestrian Centre di Gorla Minore (Varese) è stato teatro di una scena che ormai da tempo conosciamo bene, ma che non manca mai di emozionare ogni volta che la rivediamo. E la scena che emoziona ogni volta è il barrage di Gianni Govoni… La cosa che emoziona non è tanto il risultato finale, quanto piuttosto il modo in cui il campione azzurro lo cerca. Gianni Govoni è nato nel 1967, ha debuttato in gara giovanissimo, ha fatto due Olimpiadi, tre Campionati del Mondo, quattro Campionati d’Europa: quante gare, quanti Gran Premi, quanti barrage avrà affrontato nella sua vita? Eppure ogni gara, ogni Gran Premio, ogni barrage per lui è come se fosse il primo… o meglio, quello in cui conquistare la prima vittoria della sua vita. Poi la vittoria può arrivare come anche no: ieri, per esempio, non è arrivata… ma che Gianni Govoni vada sempre alla sua caccia con inesausta determinazione è qualcosa che va oltre l’importanza di un risultato acquisito… È come alimentare un fuoco che non deve spegnersi mai. E guardando la classifica del Gran Premio di Gorla chiunque se ne può rendere bene conto: lo svizzero Mathias Schibli su Quno (il vincitore) ha chiuso a zero in 36.18, Filippo Moyersoen su Sundance a zero in 37.10, Gianni Govoni su Lucaine in 34.43 ma con un errore… l’errore della vittoria mancata ma sempre inseguita. Perché il fuoco non deve spegnersi mai.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
http://www.livejumping.it/ShowJumping/AR24898/Classifica18.pdf