Ginevra, venerdì 9 dicembre 2022 – La finale mondiale della Top 10 Rolex/Ijrc ha offerto emozioni potenti anche in occasione della sua ventunesima edizione: quella andata in scena questa sera sull’immenso campo ostacoli del Palexpo di Ginevra. Il risultato finale rappresenta una logica indiscutibile: il vincitore è il numero uno del mondo. Risultato perfetto, quindi: il cavaliere che è giunto a Ginevra in testa al ranking mondiale ribadisce la sua supremazia.
Ma il cammino per arrivare a questa vittoria non è stato affatto… scontato, tutt’altro. Lo stesso Henrik von Eckermann al termine del percorso della sua seconda manche si presentava (lui come tutti e dieci i concorrenti) al microfono di Alban Poudret per la tradizionale intervista in campo e appariva per nulla soddisfatto della sua prestazione, dimostrandosi quasi certo di aver dato ai suoi due successivi avversari la possibilità di batterlo: “Purtroppo non sono stato abbastanza veloce sull’ultima linea, per arrivare all’ultimo ostacolo”, diceva il campione del mondo in carica, accompagnando questo suo pensiero con un’espressione del volto perfino più eloquente delle parole.
In realtà la prestazione di King Edward è stata magnifica, tanto da mettere una forte pressione sugli ultimi due avversari. Il brasiliano Marlon Zanotelli (prima finale Top 10 per lui) in sella a Like A Diamond van het Schaeck attaccava con temeraria audacia il suo secondo percorso, ma purtroppo – per lui – tale forza agonistica lo portava a infrangersi dentro il verticale guarda caso con il marchio proprio dell’International Jumping Riders Club… Per ultimo partiva il francese Simon Delestre con Cayman Jolly Jumper che pur chiudendo a zero non riusciva a superare von Eckermann… E quindi il cavaliere svedese poteva finalmente scacciare quell’ombra di dubbio sul suo viso: medaglia d’oro a squadre ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021, numero uno del mondo, vincitore della medaglia d’oro sia individuale sia a squadre nel Campionato del Mondo, adesso vincitore della finale mondiale Top 10. Difficile chiedere di più e di meglio alla propria sorte sportiva e agonistica… Il tutto in sella a un cavallo – King Edward – che questa sera ha illustrato al meglio tutte le sue fenomenali qualità.
Sul gradino del terzo classificato è salito lo svedese Peder Fredricson: due percorsi netti calibrati e molto ragionati in sella a Catch Me Not S, il primo penalizzato di un punto sul tempo massimo. Fredricson continua così una serie di risultati ma soprattutto di prestazioni che lo rendono un fuoriclasse stupendo ben oltre quello che dicono le classifiche: la sua equitazione è un capolavoro.
LA CLASSIFICA DELLA FINALE MONDIALE TOP 10 ROLEX/IJRC
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