Ginevra, domenica 9 dicembre 2018 – Quattro decimi di secondo hanno infranto il sogno del pubblico di Ginevra: quello di vedere Steve Guerdat compiere l’impresa di vincere sia la finale Top Ten Rolex/IJRC venerdì sia il Gran Premio Rolex domenica. Impresa riuscita finora al solo Scott Brash nel 2014. Quattro decimi di secondo che hanno costretto Guerdat a… accontentarsi del 2° posto oggi nel GP Rolex in sella a Bianca dopo aver vinto la Top Ten su Alamo. Quattro decimi di secondo che un meraviglioso Marcus Ehning è riuscito a tenere in proprio vantaggio: in sella a Pret a Tout il fuoriclasse tedesco ha conquistato così la seconda vittoria – seppure non consecutiva – nel Rolex Grand Slam of Showjumping dopo quella fenomenale di Aquisgrana! Dovesse riuscire a vincere nel 2019 il GP Rolex di ‘S-Hertogenbosch, Ehning chiuderebbe il suo personale Gran Slam con tre successi sul ciclo di quattro iniziato proprio ad Aquisgrana: gli è mancato il GP Rolex di Calgary in settembre per fare un tris consecutivo, tuttavia si tratterebbe di qualcosa di ugualmente sensazionale. Ma tra il dire e il fare… Certo, questo detto poteva valere anche alla vigilia della gara di Ginevra, una gara che Marcus Ehning ha portato a termine con la consueta maestria, resa ancora più splendente dal fatto che in barrage dopo di lui sarebbero entrati due avversari in particolare pericolosissimi: Steve Guerdat su Bianca e Kent Farrington su Gazelle. Ehning dunque ha dovuto profondere tutta la sua arte al massimo e al meglio per parare gli attacchi che certamente gli avrebbero lanciato contro quei due satanassi, senza contare inoltre che qualcuno tra gli altri ancora in lizza – Nicola Philippaerts su Chilli Willi, Peder Fredricson su All In, Darragh Kenny su Balou du Reventon e Pieter Devos su Espoir – avrebbe potuto pur sempre fare la gara della vita. Così chi ne ha beneficiato senza riserva alcuna è stato… il pubblico: la folla del Palexpo ha potuto assistere a qualcosa che non si potrà dimenticare tanto facilmente. Vedere Marcus Ehning montare così è semplicemente uno spettacolo sublime: la calma apparente e la semplificazione massima che sono due delle prerogative tipiche del campione tedesco questa sera sono state innervate da una tensione agonistica spasmodica, da una autorevolezza nella ricerca della vittoria che ha fatto smettere di respirare gli spettatori per tutta la durata di quei trentotto secondi e quarantuno impiegati da Pret a Tout a compiere il suo capolavoro. Al termine del quale tuttavia non era ancora detta l’ultima parola… Steve Guerdat si esibiva in una prestazione magnifica, in effetti, trascinante ed entusiasmante, ma per l’appunto con quei quattro decimi di secondo di svantaggio, mentre Kent Farrington sotto la pressione gelida di Ehning commetteva un errore per eccesso di rischio dopo aver iniziato il suo barrage come una furia scatenata. Dopodiché come era facilmente prevedibile né Fredricson né Kenny né Devos sono riusciti a impensierire Marcus Ehning: il quale fermo immobile in campo prova in piedi davanti al monitor alzava finalmente esultante le braccia al cielo quando Pieter Devos tagliava il traguardo in 39.89. Il primo a prenderlo tra le braccia è stato Steve Guerdat. Dirà poi Ehning in conferenza stampa: “Se mi dispiace per Steve? No… io sono più vecchio, lui avrà tempo per rifarsi… !”.
Un Gran Premio stupendo. Pensate alla lista di partenza del barrage: Scott Brash su Ursula, Nicolas Delmotte su Ilex, Harrie Smolders su Don VHP Z, Ben Maher su Explosion, Marcus Ehning su Pret a Tout, Nicola Philippaerts su Chilli Willi, Steve Guerdat su Bianca, Kent Farringotn su Gazelle, Peder Fredricson su All In, Darragh Kenny su Balou du Reventon, Pieter Devos su Apart… Una galleria da sogno. Senza contare gli esclusi… Tra i quali un Lorenzo de Luca protagonista di un percorso base in cui Ensor de Litrange ha saltato da lustrarsi gli occhi: tranne sul verticale di ingresso della doppia gabbia, dove è parso quasi che la sua attenzione fosse tutta rivolta agli elementi successivi, da quanto svogliato è stato il suo errore di posteriore. Un peccato enorme: perché la prestazione è stata magnifica, degna delle sue migliori in assoluto.
Rimane dunque Scott Brash l’unico vincitore delle due gare maggiori dello Csi di Ginevra. Oggi il campione britannico è partito per primo in barrage, in sella a Ursula: terminando con un errore che gli ha negato il 3° posto. Ma per Brash è stata comunque una gara di significato unico e altissimo: perché l’ultima di Ursula. La sua prodigiosa cavalla infatti ha salutato le scene agonistiche proprio questa sera, al termine di questo barrage. Il pubblico di Ginevra le ha tributato un applauso lungo e caldo e ammirato. Come è giusto nei confronti dei grandissimi.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO ROLEX