Bologna, lunedì 22 giugno 2020 – Il primo Gran Premio a quattro stelle della fase di ripresa dopo la quarantena dovuta alla pandemia ci ha regalato bellissime sensazioni: su tutte quella di poter riprendere a parlare di sport di massimo livello internazionale, cosa che non capiterà tanto di frequente durante questo disgraziato 2020 visto la quantità esorbitante di concorsi annullati…
Ma poi anche una splendida certezza, Emilio Bicocchi ed Evita: che meraviglia il loro 3° posto! Quindi una conferma, Roberto Previtali e Viceversa de la Roque: il cavaliere azzurro ormai da tempo trasferitosi in Olanda nella scuderia di Jan Tops sta consolidando la sua esperienza e il suo ‘mestiere’, e ieri il suo doppio zero (11° posto) in sella a una Viceversa de la Roque che presenta un curriculum già molto consistente lo dimostra senz’altro.
Infine, dopo la certezza e la conferma, ecco una splendida sorpresa: Giulia Martinengo Marquet. Lei? No, non scherziamo, via… non certo la nostra formidabile amazzone, bensì la sua cavalla, E.Adore Joh. La sua nuova cavalla, sarebbe meglio dire. Un percorso magnifico al debutto in un Gran Premio così importante, soprattutto un percorso che ha fatto chiaramente intendere potenzialità entusiasmanti. Adore è stata acquistata lo scorso dicembre da Emanuele Anchisi e Maria San Giuliano, sponsor di Giulia Martinengo Marquet con il marchio Scuderia 1918: la cavalla si trovava nelle scuderie del cavaliere danese Lars Bak Andersen ed era di proprietà di un amatore malese le cui intenzioni sarebbero state quelle di fare di tanto in tanto qualche concorso, lasciando i suoi cavalli in lavoro e in esercizio da Andersen. Poi però questo proprietario ha pensato bene di dedicarsi definitivamente solo al dressage, dando quindi incarico ad Andersen di vendere i suoi cavalli da salto ostacoli.
Adore in effetti è cavalla nel pieno della maturità essendo nata nel 2009 e sotto la sella di Andersen aveva già partecipato a impegni di livello internazionale pur senza acuti di particolare rilievo: è olandese registrata Kwpn, figlia di uno stallone non particolarmente noto di nome Ace e di Anna (figlia dello stallone Asca Z, grande carriera sotto la sella di Christian Ahlmann), cavalla che montata dalla tedesca Janne Friederike Meyer ha fatto una buona carriera sportiva tra il 2015 e il 2017, in quest’ultimo anno ottenendo il 6° posto nel tremendo Derby di Amburgo. Una volta arrivata in Italia, Adore è stata impegnata da Giulia Martinengo Marquet in alcuni percorsi di… ‘conoscenza’ a Manerbio, poi a inizio stagione in Spagna a Oliva e in una tappa del Circuito del Sol di Vejer de la Frontera… Poi è calato il silenzio agonistico imposto dalla pandemia maledetta, quindi anche Adore non ha potuto proseguire il cammino di lavoro e di perfezionamento dell’intesa con la sua nuova amazzone. Ma era già risultato chiaro fin da quel momento che la qualità della cavalla avrebbe potuto senza alcun dubbio proporla come una validissima ‘spalla’ per Elzas, il numero uno di Giulia Martinengo Marquet.
Fino a ieri: quando la portentosa prestazione di Adore nel Gran Premio dello Csi a quattro stelle di Grimaud ha fatto intravedere prospettive ben più audaci e ambiziose… Certo, con i cavalli bisogna andarci piano, ci saranno altre verifiche e altre occasioni, mai precorrere i tempi e anticipare i traguardi: ma intanto quello che si è visto ieri è un binomio i cui componenti sembrano fatti apposta l’uno per l’altro, una cavalla che sulle difficoltà di quella gara così importante ha passeggiato con totale disinvoltura, un’amazzone – la cui bravura in assoluto qui non è nemmeno da dire – che è sembrata essere sulla sua sella da tutta la vita. Il rammarico insopportabile è uno solo: che adesso occasioni di gara di questo livello chissà quando si ripresenteranno… Ma pazienza: con cavalli del genere in scuderia anche l’attesa diventa meno fastidiosa!