Bologna, domenica 12 luglio 2020 – Ieri abbiamo scritto di Lalla Novo, oggi di Giulia Martinengo Marquet, entrambe protagoniste insieme a Duccio Bartalucci (domani il suo turno… ) del webinar di Cavallo Magazine presentato da Kep Italia in onda domani sera alle ore 21, imperdibile appuntamento in cui si parlerà del salto ostacoli di questi tempi di pandemia in prospettiva futura.
Lalla e Giulia, dunque. Due amazzoni, due campionesse, due formidabili donne di cavalli e di sport, meravigliose rappresentanti dei nostri colori sulla scena del salto ostacoli internazionale. Accomunate da tutto questo, e anche da un evento molto particolare vissuto da entrambe e da solo altre due atlete nell’intera storia dello sport azzurro: aver vinto per i colori dell’Italia la Coppa delle Nazioni dello Csio di Roma a Piazza di Siena. Esatto: Nathalie de Noailles (nel 1953, francese di nobilissima nascita, ma italiana nello sport per aver sposato Sandro Perrone), Giulia Serventi e poi loro, Lalla Novo e Giulia Martinengo Marquet.
La vittoria di Giulia Martinengo Marquet nel 2018 è stata inebriante. Inizialmente i piani di Duccio Bartalucci (c.t. azzurro) non avrebbero previsto lei con la sua Verdine in squadra: cavalla di grandissima qualità ma, per ammissione della sua stessa amazzone, non ancora pronta – forse… ! – in quel momento per un impegno del genere. Ma poi gli eventi hanno forzato la mano al gruppo azzurro: indisponibilità di Ensor de Litrange di Lorenzo de Luca, dentro Verdine con Giulia Martinengo Marquet. E alla fine un trionfo memorabile grazie anche alle magnifiche prestazioni di Luca Marziani su Tokyo du Soleil, Emanuele Gaudiano su Caspar e Bruno Chimirri su Tower Mouche.
Giulia Martinengo Marquet possiede nel suo curriculum anche un’altra semi-esclusività: lei, Manuela Bedini e Alessia Marioni sono le sole tre amazzoni ad aver vinto il titolo di campione d’Italia assoluto nella storia del nostro salto ostacoli. Però Giulia l’unica ad averlo fatto due volte: nel 2015 su Istafan Sissi e nel 2018 con Verdine. Come si vede, cavalle. Sì, perché per la campionessa azzurra i risultati e le partecipazioni più importanti sono stati caratterizzati nella maggior parte dei casi da compagni di gara di sesso femminile fin dalla sua carriera di giovane amazzone, con Altea du Loup e Oline Delisse (i suoi due Campionati d’Europa young rider nel 1998 e nel 2000), poi Athletica e Chiclana (i due Campionati d’Europa da seniores, nel 2007 e nel 2011), fino ad arrivare a Verdine senza dimenticare oltre a Sissi anche Funke van het Heike. Ma anche i ‘maschi’ Fine Edition (argento nel Campionato d’Italia 2017) e soprattutto Elzas, rivelazione spettacolare nel primo semestre del 2019 iniziato con un bellissimo 5° posto nel Gran Premio Roma a Piazza di Siena e poi proseguito con le esaltanti prestazioni in Coppa delle Nazioni a San Gallo (Italia al 2° posto) e Falsterbo (azzurri in terza posizione) fino ad arrivare al Campionato d’Europa di Rotterdam, il terzo della carriera della nostra amazzone. Cavalle in maggioranza, dunque, tutte destinate a diventare madri nell’allevamento che Giulia e suo marito Stefano Cesaretto (cavaliere di grandi trascorsi internazionali e ora sapiente trainer di sua moglie e della scuderia di famiglia) conducono insieme a Sergio Melotto sotto il marchio di Biancaluna Showjumping Stud.
Nello sport i risultati sono importanti, certo, questo è ovvio. Ma nel caso di Giulia Martinengo Marquet c’è dell’altro, altrettanto importante: la bellezza della sua equitazione. Vederla montare in gara è sempre uno spettacolo per gli occhi, a prescindere dal risultato: un fisico perfetto per essere amazzone, un’impostazione classica e moderna al tempo stesso, una applicazione feroce, un’autocritica continua e costante, un’intelligenza rapida e scintillante sia a cavallo sia a piedi, un’insaziabile voglia di miglioramento, un agonismo inesauribile… Ecco gli ingredienti che fanno di Giulia Martinengo Marquet una fenomenale donna di cavalli. Va aggiunta in effetti anche un’ultima considerazione. Giulia Martinengo Marquet e Stefano Cesaretto hanno ‘prodotto’ un gran numero di cavalli portandoli all’alto livello internazionale per poi cederli al cospetto di irrinunciabili proposte di acquisto: ebbene, nessuno di questi soggetti ha poi offerto lo stesso rendimento, men che meno migliorandolo. Montare a cavallo come Giulia Martinengo Marquet non è cosa semplice…