Bologna, domenica 8 settembre 2024 – E’ cominciato tutto a Zagabria nel 1999. Un lungo e splendente cammino, talvolta anche accidentato e tortuoso come può accadere nelle cose della vita, ma pur sempre in crescendo costante. Per infine arrivare a oggi: un giorno e una gara che non costituiscono di certo un traguardo, piuttosto rappresentano una tappa intermedia. Ma importante: perché oggi Giulia Martinengo Marquet ha fatto parte della formazione guidata da Marco Porro che ha vinto la Coppa delle Nazioni dello Csio di Varsavia valida come finale del circuito Eef segnando nel contempo la sua cinquantesima presenza nella squadra azzurra. Anzi, bisogna specificare: cinquantesima Coppa delle Nazioni, perché in realtà calcolando anche i suoi tre Campionati d’Europa le presenze in squadra sono 53.
Si dirà: sono solo numeri. Sì, certo, ma i numeri nello sport raccontano i fatti meglio delle parole, talvolta. Intanto Giulia MM è la prima amazzone nella classifica dei cavalieri italiani in attività per presenze in Coppa delle Nazioni: e lo sarà ancora a lungo, calcolando che il suo record personale si incrementerà considerevolmente e che la seconda alle sue spalle è Lucia Vizzini con 21 gettoni.
Ma queste 50 presenze raccontano anche di una donna ferocemente determinata nell’essere un’amazzone, inesauribilmente calibrata sulla vita dei suoi cavalli, instancabilmente proiettata verso una ricerca di continuo miglioramento: di sé stessa, della sua equitazione, della sua organizzazione, del suo agonismo, della sua scuderia… in tutto questo magnificamente affiancata, sostenuta e spesso guidata da un uomo – Stefano Cesaretto, suo marito – che per lei è allenatore, consigliere, trainer, manager oltre che naturalmente compagno di vita.
Per capire al meglio tutto questo bisognerebbe fare l’elenco dei cavalli che Giulia MM ha regolarmente presentato ai massimi livelli dell’agonismo internazionale praticamente senza mai un momento di pausa, di interruzione, senza mai quella fase di transizione che talvolta allontana fisiologicamente i cavalieri anche migliori del mondo dal palcoscenico massimo proprio per la necessità di ricostruire una scuderia, un gruppo di cavalli, o anche solo per dedicarsi alla preparazione dei soggetti giovani da far crescere e maturare. Per mantenere tutto ciò con questo ritmo e con questa intensità ci vuole una forza fisica e mentale non comune, oltre naturalmente a una bravura tecnica che nel caso di Giulia MM è sopraffina (ma questo lo diamo per scontato nel momento di tali riflessioni): ecco perché il traguardo delle 50 presenze in Coppa delle Nazioni è per lei molto di più che un semplice rilievo statistico. Giulia è un’amazzone ma contemporaneamente è madre, moglie, figlia, sorella, zia… pienamente calata nel ruolo che queste relazioni richiedono per essere vissute bene. E pienamente calata ‘dentro’ la sua scuderia per vivere bene – anzi: sempre meglio – la relazione con i suoi cavalli… Poi Giulia MM entra in campo ostacoli: e noi ammiriamo la bellezza!