Gorla Minore, sabato 24 aprile 2021 – La Coppa delle Nazioni dello Csio di Gorla Minore disputata oggi presso gli impianti dell’Equieffe Equestrian Centre (prima tappa del circuito della Eef) non è andata bene per l’Italia. La nostra squadra guidata del tecnico federale Marco Porro ha colto il 7° posto sulle undici partecipanti con un totale di 20 penalità contro le 4 della Francia vincitrice, le 6 della Gran Bretagna seconda classificata e le 11 della Repubblica Ceca al 3° posto.
Tuttavia tale considerazione non può esaurirsi qui poiché lo sport non è cosa fatta solo di numeri e classifiche, ma anche di prestazioni, cioè di ‘modo’ in cui un risultato – positivo o negativo che sia – viene ottenuto.
Nel caso specifico un dato riferito alla nostra squadra salta all’occhio in tutta evidenza: i nostri binomi hanno chiuso la prima manche a zero penalità scartando le sole 4 di Emanuele Camilli su Chadellano PS (un errore in uscita della doppia gabbia: decisamente fortuito) e grazie ai percorsi netti di Piergiorgio Bucci su Casago, Antonio Garofalo su Conquestador e Antonio Alfonso su Charmie. Tutte le 20 penalità che hanno definito la nostra posizione in classifica sono venute nella seconda manche: un errore per Emanuele Camilli, due a testa per Piergiorgio Bucci, Antonio Garofalo e Antonio Alfonso.
Cosa vuol dire ciò? Vuol dire che i nostri binomi sono stati perfettamente all’altezza dell’impegno da un punto di vista squisitamente tecnico (tanto da chiudere al primo posto la prima manche a pari merito con la sola Svizzera) salvo poi incorrere in difetti derivanti probabilmente da carenza di allenamento a questo tipo di impegni, mancanza di routine su gare di livello così intenso. In linea generale sia che si parli di individuali come pure di squadre, se il primo percorso va bene e il secondo male (percorsi identici, si badi bene) vuol dire che il problema non è di carattere tecnico o di adeguatezza dei protagonisti a quel livello di gara, bensì prevalentemente di altra natura.
Non è ovviamente la ricerca di un alibi, ma che i nostri cavalieri fossero un po’ preoccupati per la mancanza di preparazione in gara con la quale si sono avvicinati a questo appuntamento è cosa che adesso, a cose fatte, dimostra tutta la sua congruità. E tale mancanza non è da imputarsi a nulla se non alla maledetta combinazione dei due virus Covid-19 e Ehv-1 che ha paralizzato l’attività agonistica degli ultimi mesi soprattutto all’estero, dove appunto vivono e montano i nostri quattro cavalieri impegnati a Gorla.
Non è la ricerca di un alibi neppure la considerazione che per l’Italia il circuito di Eef di Coppa delle Nazioni abbia un grande significato soprattutto come ‘palestra’ per fare crescere i binomi destinati a entrare presto o tardi nella squadra degli Csio a cinque stelle e dei campionati internazionali, più che come torneo nel quale dover ottenere a tutti costi un risultato di eccellenza. Ovvio che vincere è sempre meglio che non vincere, ma gli obiettivi sportivi non sono solo e sempre di carattere prettamente agonistico: la preparazione dei cavalli e dei cavalieri, la loro crescita e maturazione, la proiezione verso un futuro prossimo sono comunque voci da tenere in grande considerazione. E che i quattro cavalli – dei cavalieri nemmeno a parlarne… – impegnati oggi abbiano grandi qualità è abbastanza evidente.
Rimane il fatto che alla fine della prima manche l’acquolina in bocca ci era venuta, eccome… !
LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI
https://www.longinestiming.com/equestrian/2021/longines-eef-nations-cup-gorla-gorla-minore/resultlist_3.html