Knokke, domenica 10 luglio 2022 – Se anche qualcuno si fosse un po’… dimenticato – in questi periodi di agonismo così intenso e di concorsi che si succedono uno dopo l’altro senza soste – di quanto sia meraviglioso il binomio composto da Peder Fredricson e All In, beh… ecco fatto: il fuoriclasse svedese e il suo formidabile piccolo compagno di gare oggi hanno vinto a Knokke il Gran Premio Rolex dello Csio a cinque stelle del Belgio.
La difficilissima prova è stata decisa da un barrage a sette con i primi tre classificati (tutti senza errori) riuniti in sette decimi di secondo: il vincitore a 44.09, il brasiliano Bernardo Alves Resende su Mosito van het Hellehof a 44.23, l’olandese Maikel van der Vleuten su Beauville a 44.70. Più veloci di loro – ma tutti con 4 penalità – gli avversari che sono rimasti alle loro spalle…
Fronte Italia. Dopo l’amara delusione della Coppa delle Nazioni, anche il Gran Premio non ci dà alcun motivo per sorridere. In gara solo due dei nostri binomi: Giulia Martinengo Marquet su Calle Deluxe ed Emanuele Camilli su Chadellano PS. Nel primo caso un certo allarme: Calle ha iniziato mostrando evidenti problemi nella copertura degli ostacoli larghi in modo anche pericoloso, tanto da indurre la sua amazzone al ritiro dopo solo una manciata di salti. Decisione ammirevole, soprattutto se si tiene conto del fatto che la nostra campionessa molto probabilmente intendeva utilizzare questa gara per avere risposte significative circa la prestazione del suo cavallo dopo le 12 penalità della Coppa delle Nazioni. Cosa vuol dire dunque tutto ciò: che Calle non è adatto – ancora – a questo livello di impegno? Che sta vivendo un momento un po’ difficile nel passaggio dal suo eccellente rendimento nelle gare a tre stelle? Che bisogna rimetterlo a saltare cose più facili e poi riportarlo pian piano in alto? Che visti ormai i suoi 10 anni suonati (ma con un anno e mezzo di stop a causa Covid… ) non c’è alcun margine di miglioramento? Chissà… tutte domande a cui solo una donna di cavalli esperta e capace come Giulia Martinengo Marquet potrà dare risposta. Ma quale che sia, la risposta dimostra un problema oggettivo: una amazzone di tale valore è sprovvista di un cavallo da utilizzare in questo momento nelle gare di massimo livello. Cioè l’Italia di fatto perde una pedina di valore altissimo.
Emanuele Camilli e Chadellano dopo essere stati il miglior binomio della squadra azzurra in Coppa delle Nazioni con il loro bellissimo percorso netto, oggi hanno chiuso il base del Gran Premio con due errori: tutti e due nelle combinazioni, il primo entrando in gabbia, il secondo uscendo dalla doppia gabbia. Non si può dire che sia stata una prestazione negativa, il cavallo ha confermato una volta di più di avere tutti i mezzi necessari per affrontare gare di estremo impegno come il GP Rolex di oggi, tuttavia… 8 penalità, un risultato che ovviamente non serve in funzione di una classifica di rilievo. Rimane il fatto che stiamo parlando di un binomio che probabilmente sarà imprescindibile in vista del Campionato del Mondo di Herning.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO ROLEX
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