Oslo, domenica 14 ottobre 2018 – Luca Moneta, Michael Cristofoletti, Alberto Zorzi: tutti e tre i nostri azzurri qualificati per il barrage del Gran Premio di Coppa del Mondo oggi pomeriggio a Oslo (Norvegia). Un dato che testimonia in via definitiva il ruolo che i tre cavalieri italiani hanno ricoperto nel concorso: quello di veri e propri protagonisti.
Luca Moneta ha fatto tre giorni di gare ammirevoli: e oggi in sella a Connery ha prodotto una prestazione degna delle sue, tutta nervi e velocità, pilotando il suo piccolo compagno di gara quasi come se le redini fossero il manubrio di una bicicletta, mantenendo un equilibrio fatto di un’intesa che ormai – dopo tutte le gare vissute insieme dai due – è cieca e assoluta, chiudendo senza alcun errore e al 4° posto.
Michael Cristofoletti… beh, non ha sbagliato una gara! Un concorso davvero favoloso per lui. Oggi in Gran Premio con Belony, dopo un magnifico percorso netto in base, è entrato in barrage come secondo a partire e quindi senza avere significativi punti di riferimento: ha fatto una prestazione molto intelligente e avveduta, senza forzare troppo in modo da ridurre al minimo le possibilità di errore ma abbastanza da piazzare un tempo utile per stare in alto in classifica. Piano perfettamente riuscito: ancora un bellissimo percorso netto e 5° posto proprio alle spalle di Luca Moneta.
Alberto Zorzi su Contanga è entrato per penultimo. Il cavaliere padovano questo Gran Premio l’ha vinto nel 2016 (su Fair Light van het Heike). Ieri su Ulane de Coquerie ha vinto la gara più importante della giornata. Tutti – concorrenti, pubblico, addetti ai lavori – sapevano perfettamente che fino a che lui non avesse terminato questo barrage l’esito del GP non poteva considerarsi compiuto. Il primo a saperlo era lo svedese Douglas Lindelow che su Zacramento conduceva la classifica a 44.67. E’ stato bellissimo percepire questa atmosfera: Alberto Zorzi, l’uomo in grado di orientare il corso degli eventi. E sarebbe stato un… corso stupendo per noi, perché il cronometro infine ha detto 44.03, cioè il tempo migliore tra quelli dei sette concorrenti a zero penalità: la malaugurata barriera del verticale di ingresso della gabbia a terra, però… ! E dunque ‘solo’ 9° posto.
Douglas Lindelow ha potuto quindi esultare meritatamente. Ma pur tenendo conto del fatto che la posizione in classifica ha ovviamente la sua importanza, oggi per quanto ci riguarda l’elemento che emerge con forza da questo Gran Premio è principalmente uno: il valore altissimo espresso dai nostri tre cavalieri. Un motivo di vero e proprio orgoglio sportivo.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2018/1510/html/en/longinestiming/resultlist_07.html