Hickstead, venerdì 26 luglio 2019 – In prospettiva azzurra la Coppa delle Nazioni terminata questo pomeriggio a Hickstead (Gran Bretagna) può essere letta in due modi: la gara in sé stessa e la gara come tappa (la nostra terza) della Prima Divisione.
Prima chiave di lettura: in questo momento siamo talmente forti che il 3° posto di oggi pomeriggio ci va perfino stretto. Bruno Chimirri su Tower Mouche come quarto a partire ha sostenuto come al solito la responsabilità di chiudere il risultato della nostra squadra al termine di entrambe le manches; lo ha fatto magnificamente, da par suo, ma uscendo di poco dal tempo massimo in entrambi i giri: tuttavia l’obiettivo capitale era quello di non far cadere barriere e il nostro campione d’acciaio l’ha centrato magnificamente con due percorsi netti che entrano di diritto nella galleria delle sue prestazioni migliori di sempre. Piergiorgio Bucci ha fatto due miracoli: che tali sono da considerare due percorsi chiusi a 4 penalità ciascuno su una cavalla pur brava e buona come Driandria. Riccardo Pisani e Chaclot hanno letteralmente ridicolizzato il percorso nella prima manche chiudendo con uno zero quasi imbarazzante… E sarebbe stato così anche il secondo giro, salvo un numero due (verticale) forse avvicinato troppo, o sul quale forse Chaclot ha leggermente sottostimato l’impegno: 4 penalità che non avrebbero avuto alcuna ragione di esserci, in realtà è come se Riccardo Pisani avesse chiuso con un doppio zero tanto veniale è stato quell’errore. Due manches spettacolari… E Massimo Grossato con Lazzaro delle Schiave, primi a partire dei nostri? Stesso discorso fatto per Riccardo Pisani, ma invertendo le situazioni: una prima manche bellissima con un errore sul verticale di ingresso della gabbia, penultimo ostacolo del tracciato (un errore che è stato infinitesimale), e una seconda manche spettacolare, un’esibizione di bellezza stupenda, la dimostrazione in terra d’Inghilterra di tutto il valore e il senso dell’equitazione italiana… Quando Massimo Grossato monta così (quasi sempre!) è semplicemente una meraviglia da ammirare. Quindi in definitiva sarebbe bastato solo un errore in meno, uno di quei due errori da nulla, che l’Italia avrebbe conquistato il 2° posto davanti all’Irlanda. Ecco perché si dice che ci va perfino stretto questo magnifico 3° posto: un risultato che in un tempo nemmeno troppo lontano avremmo considerato quasi straordinario, oggi possiamo permetterci di considerarlo così… E questo ci deve dare il senso della bravura dei nostri cavalieri e dei nostri cavalli, la forza della nostra squadra, questa squadra come pure quella che si potrebbe allestire con tutti gli altri magnifici binomi qui non presenti. Perché infatti parlando di squadra mai come in questo momento non ci si deve riferire a un quartetto specifico, bensì a tutto il gruppo dei cavalieri azzurri di primo livello che di volta in volta entrano nella formazione chiamata a sostenere un confronto agonistico: questo è un valore incommensurabile. Stiamo vivendo un momento favoloso del nostro salto ostacoli di vertice: dobbiamo esserne tutti consapevoli.
Seconda chiave di lettura: la nostra terza tappa di Prima Divisione. Da questo punto di vista il 3° posto di oggi vale tantissimo, quasi quanto una vittoria. Dopo il 2° posto di San Gallo e il 3° posto di Falsterbo, questa terza posizione ci mette in una situazione di grande tranquillità in vista della permanenza nella Prima Divisione del prossimo anno e anche in vista della finale del circuito mondiale di Coppa delle Nazioni di Barcellona, alla quale accedono le prime sette squadre della Prima Divisione 2019. Perché non dimentichiamoci una cosa importantissima: se malauguratamente non riuscissimo a qualificarci per le Olimpiadi di Tokyo 2020 nel Campionato d’Europa di fine agosto a Rotterdam, ci rimarrebbe appunto la possibilità di Barcellona (un posto disponibile per la squadra prima classificata tra le non qualificate). Quindi a Barcellona bisogna esserci assolutamente: meglio cautelarsi… Inoltre il bellissimo risultato odierno dà la possibilità al nostro ct Duccio Bartalucci di ragionare con grande agio circa la formazione da mandare in campo a Dublino nell’ultima tappa della Prima Divisione (ultima di tutto il circuito e anche ultima delle nostre quattro), appuntamento che cade all’immediata vigilia del Campionato d’Europa: momento in cui quindi sarà di capitale importanza dosare al meglio energie e risorse. O meglio: Riccardo Pisani e Bruno Chimirri erano previsti in campo a Dublino insieme a Paolo Paini, Emilio Bicocchi e Lorenzo de Luca, ma chissà… potrebbe anche essere che alla luce della situazione attuale Duccio Bartalucci faccia qualche modifica. Vedremo. Quello che più conta è che dovevamo arrivare ai due momenti clou della nostra stagione – fine della Prima Divisione e Campionato d’Europa – senza avere l’acqua alla gola, e ci siamo riusciti perfettamente: è un grande risultato, conquistato grazie alla capacità e all’esperienza di Duccio Bartalucci, e alla formidabile bravura dei nostri cavalieri e dei nostri cavalli. Gestire un’intera stagione non è per nulla facile: quando si vede che il piano funziona e i risultati ci sono… beh, la soddisfazione è indicibile.
(P.S. – La fotografia che illustra questa notizia l’ha fisicamente fatta Rodrigo Pessoa… Duccio Bartalucci è notoriamente persona molto scaramantica: tempo fa durante una trasferta azzurra poi conclusasi molto bene Pessoa aveva fatto una foto alla nostra Italia, e da allora il rito si ripete – con efficacia a quanto pare! – ogni volta che gli azzurri e il fuoriclasse brasiliano ora c.t. dell’Irlanda si ritrovano sullo stesso terreno di gara)
LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI
https://results.hippodata.de/2019/1650/docs/194c6_-_longines_fei_jumping_nations_cup%E2%84%A2_of_great_britain_round_2_team_results.pdf
LA CLASSIFICA DELLA PRIMA DIVISIONE
https://inside.fei.org/NationsCup/Nations_Cup_Standings_D1.pdf