Wiener Neustadt, 9 ottobre 2016 – Quando diversi anni or sono un giornalista gli chiese quale fosse il segreto della sua longevità sportiva, lui – che era già piuttosto… maturo – rispose: “Mangiare ottime bistecche, bere ottima birra e avere una moglie molto più giovane”. Passando gli anni Hugo Simon ha aggiunto un ingrediente alla sua personalissima ricetta di vita (sportiva) eterna: nuotare ogni mattina in piscina – la sua – per almeno tre quarti d’ora prima di andare a lavorare (e poi andare a lavorare!). Detto che non per tutti sarebbe una ricetta semplice – ok per le ottime bistecche, ok per l’ottima birra, un po’ più difficile una moglie molto più giovane e certo non semplice la piscina a casa – bisogna riconoscere però che si rivela efficacissima: Hugo Simon è nato il 3 agosto del 1942 e quindi ha già compiuto 74 anni. Trovate un solo cavaliere al mondo che a quell’età è ancora così competitivo a livello di Gran Premio internazionale. Perfino il meraviglioso Ian Millar con i suoi 69 anni fa la figura del pivello… E non è affatto solo e soltanto una questione di fisico: è soprattutto un problema di attitudine mentale, di motivazioni, di voglia. Hugo Simon da questo punto di vista è come uno squalo: per sopravvivere deve continuare a nuotare e mangiare… lui invece deve continuare a gareggiare e vincere. Oggi nel Gran Premio dello Csi a due stelle di Wiener Neustad (Austria) il campione austriaco non ha vinto, ma ci è andato molto vicino: meglio di lui solo il tedesco Lawrence Greene su Arrivederci, tutti gli altri ventidue concorrenti alle sue spalle. Tra questi anche la nostra Carla Cimolai che in sella a Boyante de Muze con un errore in percorso base si è classificata al 12° posto. Insomma: Hugo Simon è davvero un fenomeno!