Milano, 29 luglio 2024 – Le Olimpiadi di Parigi 2024 ormai sono ufficialmente iniziate. I migliori atleti del mondo si stanno sfidando per le medaglie più ambite e gli azzurri già ci fanno sognare, tra sport equestri e non. Ognuno di noi però affronta le “proprie olimpiadi” ogni volta che si mette in gioco e supera i propri limiti. Ed è per questo che il salto ostacoli azzurro anche in questo importante fine settimana di fine luglio non si è fermato e sul suolo italiano si sono disputati diversi concorsi nazionali.
La terza settimana del Jumping Torgnon 2024 ha ospitato il Gran Premio 140 Cervino Ski Paradise Matterhorn Alpine Crossing. La vittoria è andata a Vittoria Scognamiglio e Carsto Wi Ro Z. Dietro di loro Martina Ferrari e Jip al secondo posto, al terzo Marco Marangotto e Waldess.
Nel frattempo, le Scuderie della Malaspina di Ornago (MB) hanno ospitato un Naz.A3*. Il Gran Premio C135 a due manches ha visto il trionfo di Lucrezia Maria Nicola e Stanbis. Si è trattato di una categoria molto numerosa, ben 36 i binomi iscritti, di cui 10 hanno avuto accesso al barrage. E tra di loro Lucrezia e Stanbis sono stati i più veloci. Alle loro spalle Nicole Cereseto e American Pie de Tiji Z, poi Francesca Capponi e Havanna Molga.
Il Club Ippico Regno Verde di Narni (TR) è stato invece teatro del Naz.A6* Memorial Franco Quondam. In tale occasione si è disputato il Gran Premio C145 a due manches. Il primo posto è andato a Edoardo Piccini e Kompagnon Lj. Al secondo Veronica Carta e Leo Lionni, mentre al terzo Filippo Martini di Cigala e Unitè dell’Esercito Italiano.
Le Scuderie di Borgo la Caccia a Bedizzole (BS) hanno ospitato un Naz.A5*. È stato Riccardo Pisani in sella a Chacco’s Lawito Ps ad apporre la sua firma sul Gran Premio C145. Dietro di lui, Filippo Bassan e Pyna Van den Bunder, poi Massimo Grossato e Lucky Number One van de Bekweffer.
Infine, al Centro Ippico Le Siepi di Cervia (RA) si è disputato un Naz.A5*. Il migliore del Gran Premio C145 è stato Gabriele Gasparetto in sella a F-Carol. Al secondo posto Bruno Chimirri e Giotto, al terzo Marianna Martinengo Marquet e Fine Edition.