Bologna, mercoledì 6 novembre 2019 – Ecco, ormai ci siamo. Domani i cavalli e i cavalieri che prendono parte allo Csi di Coppa del Mondo in Fieracavalli a Verona faranno il loro warm-up in campo ostacoli e poi venerdì il concorso internazionale prenderà avvio: fino a domenica saranno tre giorni di gare del massimo livello che vedranno protagonisti i più forti binomi del mondo. Uno spettacolo favoloso! Il culmine di tutto questo sarà ovviamente il Gran Premio in programma domenica, valido come quarta tappa del girone dell’Europa Occidentale della Coppa del Mondo 2019/2020, dopo quelle di Oslo in Norvegia, Helsinki in Finlandia e – domenica scorsa – Lione in Francia. Una gara che ha sempre dispensato emozioni in gran quantità, soprattutto a favore di chi segue i cavalieri italiani con la passione del tifoso nel cuore e nella mente. Già, i cavalieri italiani… i nostri azzurri… Cosa riserverà a loro e quindi di conseguenza a tutti noi la grande gara di domenica prossima? Ovviamente non lo possiamo sapere: quello che però sappiamo con certezza è l’accaduto del passato, quali emozioni abbiamo già vissuto grazie ai nostri campioni a partire dal 2001, prima edizione del Gran Premio di Coppa del Mondo di Verona. Allora: da domani entreremo nell’urgenza dell’attualità più stringente e quindi della cronaca immediata, ma oggi possiamo ancora permetterci il lusso di volgere lo sguardo alle nostre spalle e riepilogare sinteticamente in chiave azzurra il cammino che ci ha condotto fin qui. Vediamo, quindi.
2001 – Vince il belga Stanny van Paesschen su O de Pomme. La gara non è mista bensì a barrage, quindi posizioni ex aequo per chi non va in barrage: con un errore in percorso base al 6° posto ci sono Jerry Smit su Jamiro, Valerio Sozzi su Pilot High Flight, Gianni Govoni su Las Vegas, Roberto Arioldi su Dime de la Cour.
2002 – Trio di testa da sogno: 1° Rodrigo Pessoa su Lianos, 2° Markus Fuchs su Tinka’s Boy, 3° Marcus Ehning su For Pleasure… Il sogno poi continua con il 4° posto del nostro favoloso Gianni Govoni su Havinia: nessun errore in barrage e solo poco meno veloce degli avversari. Anche Emanuele Fiorelli fa una bellissima gara: nessun errore in percorso base e poi 12 penalità in barrage su Equinoxe du Morin per il 13° posto. Gli unici due azzurri in barrage.
2003 – Vince il tedesco Lars Nieberg su Loreana. Nessun azzurro in barrage: il migliore dei nostri con un errore in percorso base è Juan Carlos Garcia su Albin III, 7° posto ex aequo.
2004 – Tre azzurri in barrage sui dodici qualificati (vittoria del tedesco Toni Hassmann su Lolita H): formidabile 3° posto di Andrea Heroldt su Nanta, poi 8° Juan Carlos Garcia su Albin con un errore e 11° Vincenzo Chimirri su Rosa VIII.
2005 – Juan Carlos Garcia e Albin III si consacrano come miglior binomio azzurro di questi anni nel GP di Verona: 2° posto a soli due decimi di secondo di distacco dal vincitore, l’olandese Albert Zoer su Okidoki… ! Una gara fantastica davvero, molto combattuta se si considera che Steve Guerdat su Tijl van het Pallieterland e Markus Fuchs su La Toya sono a due e a quattro decimi di secondo da Garcia… Ma è magnifica anche la prestazione della giovanissima Beatrice Patrese su Fanix de Roll: nessun errore in barrage e 5° posto.
2006 – Vince l’olandese Gerco Schroeder su Milano. La cavalla Nanta è ancora una volta tra i massimi protagonisti, ma questa volta sotto la sella di Jonella Ligresti: nessun errore in barrage e un bellissimo 4° posto per l’amazzone milanese. Altri due azzurri in barrage: Piergiorgio Bucci 9° su Tableautin e Giorgio Nuti 10° su Jeff du Boele, entrambi con 12 penalità.
2007 – Seconda vittoria dell’olandese Albert Zoer su Okidoki. Unico azzurro in barrage Arnaldo Bologni su KEC Destiny: 7° con due errori.
2008 – Solo tre binomi in barrage: vince il tedesco Alois Pollmann-Schweckhorst su Lord Luis con l’unico percorso netto davanti a Steve Guerdat su Jalisca Solier e al nostro fortissimo binomio Omar Bonomelli/Quintero!
2009 – Vince il britannico Michael Whitaker su Amai. Tra i cinque del barrage il nostro Natale Chiaudani su Seldana: 12 penalità e 5° posto.
2010 – Nessuno degli azzurri sui dieci concorrenti qualificati per il barrage. Vince l’olandese Jeroen Dubbeldam su Simon. Migliore dei nostri Emanuele Gaudiano su Chicago al 12° posto.
2011 – E’ l’anno della terribile morte in campo di Hickstead sotto la sella di Eric Lamaze. Uno shock purtroppo indimenticabile… Il GP si sospende: formalmente parlando vengono classificati i concorrenti che fino al momento della tragedia avevano comunque portato a termine il loro percorso, tra i quali Natale Chiaudani su Almero senza errori.
2012 – Vince lo spagnolo Sergio Alvarez Moya su Zipper e alle sue spalle si piazza con una vibrante e magnifica prestazione Luca Moneta sul sorprendente Neptune Brecourt! In barrage anche Lucia Vizzini su Quinta Roo: 12 penalità e 12° posto.
2013 – Conquista la vittoria il tedesco Christian Ahlmann su Aragon e Luca Moneta ancora una volta è il migliore degli azzurri (solo lui in barrage): su Neptune Brecourt 3° posto senza errori… !
2014 – Il giovanissimo irlandese Bertram Allen conquista una sorprendente vittoria su Molly Malone. Unico azzurro in barrage Piergiorgio Bucci su Casallo Z, al 5° posto senza errori.
2015 – Gran Premio amaro per noi: quindici in barrage, ma nessun azzurro… Vince il francese Simon Delestre su Ryan des Hayettes.
2016 – Vince l’egiziano Abdel Said su Hope van Scherpen Donder. Emilio Bicocchi su Ares è 6°, Gianni Govoni su Antonio 10°, entrambi con errore.
2017 – Ben quattro azzurri in barrage su un totale di undici qualificati. Alberto Zorzi su Fair Light van het Heike va vicinissimo alla vittoria: rimane di poco alle spalle dell’olandese Maikel van der Vleuten su Verdi, con Lorenzo de Luca al 4° posto su Halifax van het Kluizebos (0/0), Emilio Bicocchi al 9° su Ares (0/8) e Luigi Polesello al 10° su Panama Tame (0/8).
2018 – Luca Marziani su Tokyo du Soleil, Alberto Zorzi su Contanga, Bruno Chimirri su Tower Mouche: i tre azzurri del barrage. La gara la vince il tedesco Daniel Deusser su Callisto Blue, i nostri finiscono rispettivamente al 5°, 10° e 14° posto (0, 4, 8 le loro penalità).