Bologna, mercoledì 16 dicembre 2020 – La Fei ha ufficializzato ieri il calendario delle partecipazioni delle dieci squadre di Prima Divisione al circuito di Coppa delle Nazioni del 2021. Le dieci squadre sono Belgio, Francia, Gran Bretagna, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Svizzera, Svezia. Gli Csio su cui si sviluppa il circuito sono sette, ma ciascuna squadra guadagnerà punti solo in quattro. Come si fa a decidere quali sono questi quattro? Se una squadra ha lo Csio di casa tra quelli che formano il circuito quella sarà obbligatoriamente una tappa a punti; se non ce l’ha, la Fei la assegnerà d’ufficio. Ogni federazione indica in ogni caso le proprie preferenze in scala, dalla tappa più ambita fino a quella meno desiderata: la Fei tuttavia si arroga il diritto di intervenire su tale selezione nel caso in cui sia impossibile rispettarla.
Tanto per capirci, facciamo il caso che più ci interessa da vicino, cioè – ovviamente… – l’Italia. Noi non abbiamo il nostro concorso all’interno del circuito, poiché lo Csio di Roma ne è estraneo: allora la Fei ci ha imposto come concorso ‘di casa’ lo Csio di Francia a La Baule, che è anche il primo appuntamento in ordine cronologico dell’intero circuito (13-16 maggio). Dopodiché il nostro selezionatore Duccio Bartalucci in accordo con la Fise aveva indicato in ordine di preferenza Dublino, Falsterbo e Sopot (questo è l’ordine di preferenza, quello cronologico è Sopot, Falsterbo e Dublino), con Hickstead come prima alternativa. E l’alternativa in effetti ci è stata assegnata dalla Fei: al posto di Falsterbo (Svezia, 15-18 luglio).
Quindi l’Italia dovrà guadagnare i punti per cercare di rimanere in Prima Divisione anche nel 2022 nelle Coppe delle Nazioni di La Baule (Francia, 13-16 maggio), Sopot (Polonia, 17-20 giugno), Hickstead (Gran Bretagna, 21-25 luglio) e Dublino (Irlanda, 18-22 agosto). Una bella… lotta sportiva, perché alla fine del circuito 2021 le squadre che retrocedono sono tre.
Ma cambia qualcosa con la sostituzione di Falsterbo nel nostro programma? Da un punto di vista cronologico poco: Falsterbo è una settimana prima di Hickstead, ma comunque lo Csio di Dublino rimane nella seconda metà di agosto quindi non troppo a ridosso del concorso britannico. La differenza probabilmente più significativa è data dalle condizioni meteorologiche: a Hickstead non è affatto raro che piova molto e dunque – visto il terreno in erba – ci potrebbero essere delle difficoltà (per tutti, peraltro) così come spesso abbiamo riscontrato in passato. Anche se, andando a spulciare negli archivi, non possiamo dimenticare che l’Italia ha ottenuto nella Coppa delle Nazioni di Hickstead una favolosa vittoria nel 1994 proprio in condizioni meteo non certo favorevoli (Duccio Bartalucci su Golda, Roberto Arioldi su Double Take, Valerio Sozzi su Pamina, Arnaldo Bologni su Mayday, questa la formazione della squadra guidata da Lalla Novo). E che proprio nell’ultima edizione dello Csio britannico – luglio 2019, quindi – la nostra nazionale ugualmente sotto la pioggia si è difesa benissimo ottenendo un eccellente 3° posto con Massimo Grossato su Lazzaro delle Schiave, Riccardo Pisani su Chaclot, Piergiorgio Bucci su Driandria e Bruno Chimirri su Tower Mouche.
Rimane il fatto che l’abituale sole di Falsterbo sarebbe stato meglio… ma non è il caso di andare troppo per il sottile. Diciamo piuttosto che la cosa davvero importante sarebbe arrivare in Gran Bretagna con due risultati positivi già al sicuro in cassaforte: così da poter gestire senza eccessivi affanni le gare a Hickstead e a Dublino, visto che inoltre dopo soli otto giorni dal termine dello Csio d’Irlanda ci sarà il Campionato d’Europa (dal 30 agosto al 4 settembre). E’ anche vero che quella continentale sarà una gara tanto prestigiosa quanto fine a sé stessa (non è quella l’edizione qualificante per le Olimpiadi), mentre le Coppe delle Nazioni ci servono per assicurarci la permanenza in Prima Divisione nel 2022, anno in cui ci sarà il Campionato del Mondo utile a guadagnare – speriamo! – la qualifica per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Insomma: uno scenario ricco di situazioni stimolanti e proprio per questo affascinanti. Speriamo dunque di poter vivere un 2021 ben diverso da questo catastrofico 2020…