Bologna, martedì 23 luglio 2019 – Campionato d’Europa di Rotterdam all’orizzonte… Un evento fondamentale dal 19 al 25 agosto per l’Italia del salto ostacoli, poiché non ci saranno in palio ‘solo’ le medaglie continentali ma anche la qualifica per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Olimpiadi da cui la nostra squadra nazionale è stata assente da troppo tempo ormai: abbiamo mancato Sydney 2000, Pechino 2008, Londra 2012, Rio de Janeiro 2016, centrando l’obiettivo qualificazione solo per Atene 2004. Ma cosa deve succedere a Rotterdam perché l’Italia possa essere in campo a Tokyo l’anno prossimo? Presto detto: dobbiamo rimanere tra le prime tre nazioni che non abbiano già ottenuto la qualifica nel Campionato del Mondo di Tryon 2018. Sembra facile? Mica tanto, se si pensa che come noi lotteranno per lo stesso obiettivo Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo… mentre Svezia, Germania, Svizzera e Olanda potranno ‘tranquillamente’ concentrarsi solo sulle medaglie continentali avendo ottenuto a Tryon rispettivamente il 2°, 3°, 4° e 5° posto sui sei disponibili in prospettiva olimpica (gli altri due posti sono andati a Stati Uniti e Australia). Dovesse andare male ci sarebbe pur sempre l’ultimissima possibilità a Barcellona in ottobre nella finale del circuito di Coppa delle Nazioni, dove dovremmo a quel punto risultare la prima squadra in classifica tra le non qualificate: meglio se riuscissimo a sbrigare la pratica a Rotterdam… Ebbene, oggi la Fise ha ufficializzato l’elenco delle iscrizioni nominative al Campionato d’Europa di Rotterdam, una long-list di dieci binomi indicati dal selezionatore federale Duccio Bartalucci: Emilio Bicocchi su Evita SG Z, Piergiorgio Bucci su Driandria, Bruno Chimirri su Tower Mouche, Lorenzo de Luca su Ensor de Litrange e Dinky Toy van de Kranenburg, Emanuele Gaudiano su Chalou, Massimo Grossato su Lazzaro delle Schiave, Giulia Martinengo Marquet su Elzas, Luca Marziani su Tokyo du Soleil, Paolo Paini su Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio, Riccardo Pisani su Chaclot. Balza all’occhio l’assenza di Lucia Vizzini e del suo Filou de Muze: purtroppo l’incidente di cui sono stati entrambi protagonisti ad Aquisgrana (brutta caduta sulla doppia gabbia del Premio d’Europa lo scorso 17 luglio) ha lasciato il segno: “L’incidente capitato ad Aachen al cavallo di Lucia Vizzini, Filou de Muze”, ha detto il selezionatore azzurro Duccio Bartalucci, “purtroppo è la classica tegola che ti cade in testa. Alla luce delle brillanti prestazioni che questo binomio aveva avuto sin dal momento della sua formazione, lo scorso anno, la mia scelta per la composizione del quartetto titolare per il Campionato d’Europa di Rotterdam prevedeva la sua utilizzazione. Ora c’è soltanto da augurarsi che l’infortunio di Aachen non lasci conseguenze che prevedano un’assenza dalle gare di lungo periodo e che questo binomio possa essere di nuovo in campo a breve, per porre la sua candidatura alla composizione della squadra per la finale di Coppa delle Nazioni di Barcellona”. Bartalucci indicherà la definitiva composizione della squadra azzurra che affronterà le gare continentali di Rotterdam entro il giorno 2 agosto.