Bologna, 25 novembre 2016 – Jumping Clash Challenge: ecco la novità che da ieri pomeriggio fa parte dello scenario del salto ostacoli internazionale (ovviamente approvata ufficialmente dalla Fei). Un nuovo circuito agonistico? Sì, ma più che altro un nuovo (quasi nuovo… ) modo di proporre le gare di salto ostacoli. Che ieri ha per l’appunto debuttato a Madrid in occasione dello Csi a due stelle che si disputa contestualmente a quello a cinque stelle di Coppa del Mondo. Non è casuale che il debutto sia avvenuto a Madrid: perché gli ideatori e poi fondatori di questa nuova iniziativa sono spagnoli, Daniel Entrecanales e Pablo Marquez. Un’iniziativa alla quale hanno iniziato a lavorare nel 2011 fondando la loro società che si sarebbe occupata di gestire la cosa. Ma gestire… quale cosa? Diciamo che il punto di partenza di Entrecanales e Marquez è stato il tentativo di proporre un ‘format’ agonistico spendibile bene in televisione e allo stesso tempo di facile comprensione e coinvolgimento anche per gli spettatori in tribuna. Quindi: breve durata della gara; immediata identificazione di un vincitore e uno sconfitto; il tutto senza minimamente alterare i valori e le caratteristiche della specialità del salto ostacoli. I due spagnoli hanno praticamente utilizzato lo schema della categoria a eliminazioni successive: quello per cui in una gara a tempo il gruppo dei migliori sedici concorrenti si qualifica per una fase finale, poi nella fase finale si entra in campo a coppie per effettuare lo stesso percorso parallelo nello stesso momento, il vincitore si qualifica per il turno successivo e così via fino al vincitore finale. Una gara considerata sempre come di secondo piano, di contorno, non molto amata dai cavalieri, anche pericolosa se interpretata con grande agonismo. Ebbene, come l’hanno modificata i due spagnoli? Primo giorno gara di qualificazione. Secondo giorno: i migliori otto della prova di qualificazione vanno a una semifinale contro i primi otto cavalieri della computer list presenti a quel concorso; un sorteggio stabilisce gli abbinamenti: i due concorrenti sorteggiati come coppia di avversari (dunque le coppie sono in totale otto) affrontano lo stesso percorso ma uno dopo l’altro e chi stabilisce il risultato migliore elimina l’avversario. Terzo giorno: finale riservata ai migliori otto del secondo giorno con lo stesso meccanismo. Il tutto però ‘condito’ con una sceneggiatura che prevede una visualizzazione grafica speciale di ciò che sta accadendo sia per il pubblico dal vivo sia per quello in televisione, interviste ai protagonisti, momenti di previsione di ciò che potrebbe accadere, video replay delle azioni più suggestive. Montepremi? Per gli Csi a cinque stelle almeno 200 mila euro (150 mila per la finale e 50 per il giro a sedici), per i quattro stelle 100 mila (70 e 30), per i tre stelle 70 mila (50 e 20). Funzionerà? Lo vedremo nel 2017. Per adesso a Madrid si fa la prova generale prima del debutto… in società.