Linz, 5 maggio 2017 – Ma che Italia! La squadra azzurra sull’onda di questo momento magico del nostro salto ostacoli ha vinto questa sera la Coppa delle Nazioni dello Csio a quattro stelle di Linz (Austria). A dire il vero le gare non si vincono… sull’onda dei momenti: si vincono montando bene, stando ‘dentro’ la gara, con la giusta concentrazione e la giusta determinazione: proprio quello che hanno fatto i nostri cavalieri oggi.
Emanuele Gaudiano è partito male nella prima manche con tre errori in sella a Chalou, garanzia perfetta per il percorso netto del secondo giro, ovviamente: si è mai visto il cavaliere azzurro non reagire e non riscattare un risultato anche semplicemente opaco? Chalou è un cavallo giovane che sta crescendo, e quella di oggi è stata la sua prima Coppa delle Nazioni: questo non va dimenticato. Nel secondo percorso è apparso quasi trasformato: sicuro, preciso (a differenza del primo giro), affidabile e soprattutto a totale proprio agio. Gaudiano l’ha… aiutato un po’ con la frusta sul largo di uscita della gabbia ultimo ostacolo trasferendo una bella carica di energia là dove nel primo giro c’erano stati due errori (entrata e uscita). Tenendo conto di tutto ciò la prestazione del giovane sauro è stata molto interessante: e per lui un’esperienza importante.
David Sbardella nel primo giro ha avuto un compito ingrato e difficilissimo: entrare come secondo azzurro dopo le 12 penalità di Gaudiano. La sua prestazione su Triomphe van Schuttershof avrebbe indirizzato la gara dell’Italia, e naturalmente per farle prendere una buona direzione ci sarebbe voluto un risultato eccellente. Il binomio già campione d’Italia però non ha dato alcun segno di tensione o preoccupazione e men che meno di inadeguatezza alla situazione: Sbardella ha fatto un percorso attento e accorto, e quell’unico punto di penalità sul tempo massimo la dice lunga su quanto il cavaliere azzurro abbia ricercato la massima precisione possibile. Nel secondo percorso le cose sono state meno difficili da un punto di vista psicologico, perché comunque Emanuele Gaudiano il suo percorso netto l’aveva messo in cassaforte, ma non meno emozionanti: uno zero avrebbe già… quasi garantito la vittoria, poiché a quel punto sarebbe bastata una ottima prestazione di anche uno solo degli altri due azzurri, ma quello zero bisognava comunque farlo, cosa non proprio semplicissima… E calcolando che il Belgio si stava facendo sotto con ben due netti fino a quel momento, mettendo una bella pressione sugli avversari diretti, cioè gli azzurri. Ma percorso netto è stato: un formidabile percorso netto, un sontuoso percorso netto con Triomphe che ha dato una dimostrazione eloquente delle sue capacità e Sbardella che ha esibito un’equitazione di altissimo livello. A David Sbardella bisogna fare tutti i complimenti di questo mondo, tenendo anche conto del fatto che lui è un cavaliere bravissimo ma non certo dalla regolare routine internazionale di alto livello: oggi è stato semplicemente favoloso.
Luca Moneta ha avuto il grandissimo merito di consolidare la situazione nella prima manche, terminando in sella a Herold un percorso netto a suo modo, al ‘modo-Moneta’: ritmo, galoppo, leggerezza, un’esibizione di sport apparentemente elementare ma in realtà contenente tutte le idee e i pensieri e la tecnica di questo cavaliere così originale e particolare. Nel secondo percorso tutto sulle sue spalle forti ed esperte, sapendo poi – alla peggio – di poter comunque contare su Luca Marziani: con un altro percorso netto di Herold la partita si sarebbe chiusa lì e l’Italia avrebbe vinto la Coppa delle Nazioni potendosi permettere di non calcolare il quarto risultato. E con il Belgio incalzante con ben tre netti consecutivi… Ma incredibile! Una fermata di Herold su un avvicinamento non perfetto a un verticale… Si apre il dramma, sportivo s’intende: il percorso di Luca Marziani diventa decisivo a questo punto perché il Belgio nella seconda manche ha tre zeri e quindi potrebbe vincere!
Luca Marziani si trova dunque a vivere il momento più difficile di tutta la gara: la sua prestazione è l’ago della bilancia per le sorti di due squadre, l’Italia e il Belgio. Nel primo percorso Tokyo du Soleil aveva chiuso un bellissimo netto agli ostacoli con un punto sul tempo massimo: bisogna assolutamente ripetere quel risultato e quella prestazione. La pressione è massima, ma ecco lo sport che diventa meraviglioso: questi sono i momenti che esaltano la tensione agonistica, che mandano l’adrenalina a mille, i momenti che ripagano un atleta di tutti i sacrifici e le fatiche e le delusioni e le frustrazioni… Luca Marziani e Tokyo du Soleil non hanno margini, possono prendere punti sul tempo ma le barriere devono rimanere sui ferri: con un errore vince il Belgio. A cavallo si perde molto più di quanto si vinca, ma oggi per gli azzurri non è il giorno di una sconfitta, oggi è il giorno di un trionfo… Luca Marziani fa uno dei percorsi più importanti della sua vita: e lo fa come meglio non sarebbe stato possibile. Favoloso Luca Marziani, favoloso Tokyo du Soleil… nessun errore: l’Italia vince la Coppa delle Nazioni!
LA CLASSIFICA DELLA GARA