Bologna, martedì 17 marzo 2020 – Il comitato organizzatore dello Csio di Francia a La Baule ha annunciato la cancellazione dell’evento che quest’anno avrebbe festeggiato la sua sessantesima edizione. Il concorso era stato inserito nel calendario internazionale dal 14 al 17 maggio, come da regola consolidata ormai da anni: ma il Coronavirus le regole consolidate le sta scardinando con una potenza devastante. A dire il vero era ampiamente prevedibile che gli effetti di questa tremenda pandemia si sarebbero manifestati ben oltre quella fine di aprile inizialmente considerata come scadenza finale del periodo di stop dello sport: una considerazione forse ottimistica… L’annullamento dello Csio di La Baule comporta tuttavia delle conseguenze che vanno oltre la semplice soppressione di un evento, così come nel caso di tanti altri concorsi – di fatto tutti da qui alla fine di aprile – già cancellati: perché si sarebbe trattato della prima tappa della Prima Divisione di Coppa delle Nazioni, il circuito di sette gare in Europa che dopo La Baule prevede San Gallo in Svizzera (21-24 maggio), Sopot in Polonia (11-14 giugno), Rotterdam in Olanda (18-21 giugno), Falsterbo in Svezia (9-12 luglio), Dublino in Irlanda (15-19 luglio), Hickstead in Gran Bretagna (23-26 luglio). Ora evidentemente bisognerà riconsiderare tutto il regolamento dell’intero circuito alla luce di questa cancellazione, senza dire che altre potrebbero seguire. Del resto stiamo vivendo un momento di grande incertezza, un momento a proposito del quale è perfino superfluo dire che l’attenzione e le preoccupazioni maggiori devono essere rivolte alla salute delle persone, più che alla vita dello sport. Un modo per risolvere i problemi dello sport si troverà di certo: prima, però, bisogna sconfiggere definitivamente questo subdolo nemico che ci sta rovinando l’esistenza.