Milano, 26 ottobre 2024 – Maria Privitera, 14 anni, è la campionessa d’Italia pony 2024. Quest’anno è stato ricco di soddisfazioni per lei: dalla vittoria nel campionato italiano assoluto pony, fino al suo primo europeo, esperienze che le hanno insegnato a gustare il sapore della vittoria ma anche a rialzarsi e imparare dai propri errori. La giovane amazzone laziale ripercorre così la sua storia equestre.
Maria, come hai iniziato a montare?
Ho cominciato 7 anni fa. Vedevo sempre montare mio fratello Lorenzo, ma io avevo molta paura… ero piccolina, avevo 7 anni. Poi la mamma un giorno mi ha convinta a provare e lì ho capito che non avrei più smesso… ho sempre montato con Antongiulio Pieraccini, all’epoca eravamo al Roma Pony Club.
E adesso invece dove monti?
Monto sempre con Antongiulio ma adesso siamo all’Horse and Fun Jumping Team che ha diverse sedi qui a Roma. La più vicina è a 20 minuti da casa mia.
Cosa provi quando sei in sella?
In sella provo una sensazione bellissima, è difficile da spiegare… mi sembra di stare in un mondo parallelo, un mondo tutto mio…
Se dovessi paragonarti a un animale quando sei in sella, che animale saresti?
Ci ho pensato spesso. Credo di sentirmi una gazzella, perché in gara cerco sempre di essere veloce. Anche se mio fratello Lorenzo dice che sono un coniglio.
Com’è il rapporto con tuo fratello?
È meraviglioso. Lui ha tre anni più di me ed è il mio punto di riferimento…mi segue sempre e mi sostiene in ogni cosa. Il nostro rapporto diventa sempre più bello e sempre più stretto, soprattutto da quest’estate… sono davvero felice di averlo con me.
Raccontami della tua prima gara in assoluto. Come è andata?
È stato nel 2020 al Centro Equestre La Macchiarella, vicino a Roma. Montavo una pony che si chiamava Iowa de Swan. Ero molto spaventata perché era tutto nuovo, non sapevo come muovermi. Certo, vedevo sempre mio fratello in gara, ma così era diverso… invece ho fatto la mia prima LP40 ed è andato tutto benissimo.
Qual è il pony che più di tutti ti è rimasto nel cuore?
Ho voluto molto bene a tutti i pony che ho montato ma quella che mi è rimasta di più nel cuore è stata May Day. Mi sono molto affezionata a lei perché mi ha fatto capire che in questo sport la determinazione è fondamentale. Lei mi ha fatto crescere tanto, non solo come amazzone, ma anche come persona.
Parlando adesso del tuo 2024: come è iniziato?
Non è iniziato molto bene, perché al Test Event di Montefalco a Le Lame mi sono rotta una clavicola e sono stata ferma un mese. Però anche questo mi è servito…
In che modo una clavicola rotta ti è servita?
Perché lì ho pensato “Okay Maria, adesso devi ripartire più forte di prima”. E così è stato, dopo la pausa forzata sono stata selezionata con il mio Calix de Vuzit per gli Csio di Busto Arsizio e di Zuidwolde in Olanda, che sono andati entrambi bene.
E poi c’è stato l’oro nel Campionato d’Italia assoluto pony a San Giovanni in Marignano…
Esatto! Questa è senza dubbio la gara che mi resterà nel cuore più di tutte. Non tanto per il risultato che senza dubbio è stupendo, ma più che altro perché non me lo aspettavo. È stato bellissimo quando ho realizzato di avercela fatta. In realtà io ero lì per fare esperienza, avevo iniziato a saltare le 130 pochi mesi prima, volevo solo imparare come affrontare percorsi più impegnativi. E invece è arrivato un oro inaspettato.
Raccontami bene come si è svolto questo campionato…
Il primo giorno ho fatto due errori. Di per sé non è un brutto risultato, ma come prima prova lasciava a desiderare, quindi non ero molto speranzosa. Poi il secondo giorno ho fatto errore alla riviera e ho guadagnato un po’ di posizioni. Dopo il giorno di pausa c’è stata la finale e dopo il primo giro ero in testa. Allora mi sono detta “adesso devo fare del mio meglio per vincere, non posso farmi scappare questa occasione, è irripetibile”. Allora mi sono concentrata: mio papà e il mio istruttore mi hanno praticamente rapita e isolata da tutto il mondo esterno per permettermi di concentrarmi al meglio. Poi sono entrata in campo ed è stato fantastico. Mi ricordo che ho girato verso l’ultimo salto e ho pensato “se non cado ce l’ho fatta”. Credo che sia stato per questo pensiero non molto positivo che ho fatto errore. Ma ero comunque in vantaggio e ho vinto. È stato meraviglioso, ho abbracciato il mio pony e sono uscita. Anche il mio papà era commosso.
E poi c’è stato il tuo primo Campionato d’Europa a Opglabbeek in Belgio…
Esatto! È stata una bellissima esperienza che ho vissuto a 360°. Ero con una squadra meravigliosa, ho imparato moltissimo e ho trovato degli amici fantastici.
Hai affrontato entrambi i campionati, d’Italia e d’Europa, con lo stesso pony, giusto? Raccontami di lui…
Sì, lui è il mio Calix de Vuzit. È stallone. Per questo ha un carattere un po’difficile, devo fare sempre un po’di attenzione, anche quando passeggio. Però in realtà è molto affettuoso, abbiamo un bellissimo rapporto.
Oltre a lui, monti altri pony o cavalli?
Sì, tutti prima erano montati da mio fratello Lorenzo. C’è un pony, Beauty Curl Du Marais, anche lui stallone. Poi un cavallo, Dinky Toy D’hof Ten Bos, e una cavalla, Kriskras. Lei è forse la mia preferita al momento. Con lei posso davvero rilassarmi.
E invece… la scuola?
Frequento il primo anno di un liceo classico bilingue a Roma. È impegnativo, però noto molta collaborazione da parte degli insegnanti che mi permettono di programmare verifiche e interrogazioni. Facendo agonismo a questi livelli colleziono anche tante assenze da scuola, spesso resto indietro con il programma e devo recuperare… è difficile ma io ce la metto tutta!
Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti sportivi per la fine del 2024?
Sarò a Fieracavalli Verona con Beauty. Rappresenterò il Lazio nella Coppa delle Regioni Pony. Sono molto orgogliosa di essere lì in nome della mia regione.
Cosa vorresti che accadesse nel 2025?
Vorrei sicuramente migliorare… perché si può sempre migliorare, ma anche sbagliare, imparare. Perché come si dice… sbagliando si impara. E io ora questo l’ho capito. Fino a poco tempo fa, ogni mio errore per me era la fine del mondo, mentre ora so che un errore è un’opportunità per comprendere qualcosa di nuovo. E poi chiaramente mi auguro di avere buoni risultati!