Roma, 29 maggio 2023 – Durante il concorso ippico internazionale di Roma-Piazza di Siena, che settimana scorsa ha riportato sugli spalti intorno allo storico ‘ovale’ di Villa Borghese il pubblico dei tempi d’oro – da anni infatti non si vedeva una tale folla – la Fei (Federazione equestre internazionale) ha annunciato un nuovo progetto che prevederebbe al posto della attuale Longines Nation Cup una cosiddetta Longines Nations League, nella quale la prova a squadre non sarebbe più quella che tutti oggi conoscono, ossia due percorsi più barrage.
Due le ipotesi Fei per la futura prova a squadre: la prima prevedrebbe una sola manche più barrage, la seconda due manches ma solo la seconda manche sarebbe qualificante per l’eventuale barrage.
L’annuncio a Piazza di Siena
L’annuncio di questo progetto è stato dato a Piazza di Siena durante una riunione ‘informale’ tra Fei, capi-équipes delle squadre in gara a Roma, e i cavalieri rappresentati dalla dirigenza della loro associazione, l’Ijrc, (International jumping riders club).
La stragrande maggioranza sia degli gli uni che degli altri si è subito dichiarata contraria al nuovo progetto: la prova a squadre di una sola manche e barrage equivarrebbe a un qualsiasi Gran Premio, e con due manches ma solo la seconda utile a qualificare al barrage spoglierebbe la gara dei suoi concetti tecnici di base: essa non sarebbe più selettiva anche della resistenza fisica dei cavalli e della concentrazione dei cavalieri, cambierebbe le tecniche di preparazione dei cavalli (quand’anche non richiedesse scelte diverse anche agli allevatori), limiterebbe se non addirittura annullerebbe la possibilità dei capi-équipes di poter effettuare scelte strategiche (chi del proprio team far partire per primo o per ultimo), e quant’altro.
Il peso del marketing e degli sponsor
Per quanto riguarda i motivi che stanno alla base di questo progetto c’è sicuramente l’aspetto commerciale e di marketing, anche quello legato alla diffusione televisiva di questo sport.
Insomma oggi l’audience cala se la trasmissione in tv è troppo lunga, se le regole del gioco non sono facilmente intuibili dal pubblico.
E, per l’appunto, nel salto ostacoli non è come nel calcio, dove i gol li può contare anche un bambino.
I punteggi nelle Coppe delle Nazioni pretendono un calcolo più complesso, lo scarto di punteggi peggiori eccetera, roba da addetti ai lavori.
Questo è contrario alla immediata chiarezza della trasmissione in video.
Inoltre una trasmissione lunga costa di più agli organizzatori in termini di diritti da corrispondere, e toglie spazio ad altre trasmissioni e altri sponsor.
Sulla necessità di ‘rendere più televisivo’ uno sport affinché sia più fruibile dai media e dal pubblico è cosa nota, ma un conto è ‘rendere più televisivo’, un altro è snaturare completamente uno sport e la sua prova istituzionale come la Coppa delle Nazioni, la quale serve alle Nazionali dei vari Paesi per prepararsi alle Olimpiadi.
Dove peraltro, a partire dagli ultimi Giochi di Tokyo, si gareggia nella prova a squadre con soli tre binomi e non quattro come nelle Coppe delle Nazioni, ma si tratta di un altro concetto: ridurre di un binomio ogni squadra significa poter portare più squadre, ‘aprire’ di più l’Olimpiade a nuovi Paesi.
Nel caso della Nations League invece, secondo molti addetti ai lavori, è solo una questione di business, che arriverebbe a smantellare la Coppa delle Nazioni per farne un girone unico.
In effetti il 23 maggio scorso, a St. Imier, Svizzera, quartier generale della Longines che appartiene al Gruppo Swatch (fondato dallo svizzero-libanese George Hayek) si è svolta la cerimonia che ha conferito alla nota casa orologiera la sponsorizzazione della ‘Longines League of Nations’, il cui inizio è previsto nel 2024, come scrive la Fei nel proprio website.