Bologna, sabato 13 aprile 2019 – Luca Marziani e Tokyo du Soleil vincendo la medaglia d’oro nel Campionato d’Italia 2019 hanno ricominciato da dove avevano finito. Mantenendo quindi una continuità nella qualità davvero ammirevole. Nel 2018 – lo ricordiamo bene tutti – il cavaliere romano e il suo stallone francese hanno costituito il binomio senz’altro più forte, regolare, affidabile e sicuro del nostro salto ostacoli, una realtà che nemmeno l’incidente (che tale può essere considerato) del Campionato del Mondo di Tryon può minimamente mettere in discussione, pur se avvenuto nel momento più importante dell’intera stagione agonistica. La chiusura d’anno poi li ha visti ottenere il miglior risultato azzurro nel difficile Gran Premio di Coppa del Mondo a Verona: l’ennesimo doppio zero di una serie di doppi zeri favolosa e il 5° posto finale. Particolare da non sottovalutare: Luca Marziani durante tutta la stagione agonistica 2018 ha sempre anteposto le esigenze della squadra a quelle dell’interesse personale, quindi privilegiando la Coppa delle Nazioni al Gran Premio. Anche perché – va detto – gli veniva di sicuro meglio: per essere protagonisti ai massimi livelli in GP ci vuole una velocità che Tokyo non ha (o forse non ha ancora… ) per mantenere la sua formidabile precisione. Anche se è un processo in divenire: ricordiamo che all’inizio della loro grande avventura internazionale insieme i nostri due campioni finivano spesso a zero, sì, ma di frequente superando il tempo massimo e quindi venendo penalizzati per questo; poi man mano che la sicurezza e l’intesa e la certezza sono cresciute ecco le meraviglie del 2018… Per un cavallo che, essendo nato nel 2007, ha solo 12 anni: trovandosi ora quindi nel momento migliore della sua vita sportiva e agonistica.
La vittoria del Campionato d’Italia dunque conferma la qualità migliore del binomio Marziani/Tokyo: cioè una resa magnifica sulla distanza ‘lunga’. Vale a dire nell’insieme di una serie di prove collegate in cui la precisione e la certezza del rendimento sono le discriminanti principali e decisive. E’ bella, questa vittoria: è come veder sbocciare uno splendido fiore di cui tempo addietro si era piantato il seme. E’ anche una vittoria rassicurante, in un certo senso: ci fa pensare che la splendida storia che Luca Marziani e il suo cavallo ci hanno raccontato nel 2018 non si sia affatto interrotta… Non c’era ovviamente alcuna ragione logica per pensare che si potesse interrompere, ma noi siamo come i bambini incantati nell’ascoltare una favola affascinante: e vogliamo ascoltarla ancora, e ancora, e ancora, e ancora…
Dopo essere stato tante volte determinante per il felice esito di una gara collettiva, Luca Marziani inizia il 2019 con il primo grande successo personale e individuale della sua vita: se si esclude la medaglia d’argento tricolore conquistata nel 2000 da young rider, il cavaliere romano non era mai salito su un podio prima d’oggi (un podio vero, quello di un campionato cioè… ). Un risultato che quindi non può che essere letto nel senso di una crescita continua, come l’ennesimo gradino salito verso l’alto. Ma anche nel senso di una precisa assunzione di responsabilità: quella di continuare a rappresentare per il salto ostacoli azzurro una certezza sulla quale fare affidamento. E non è cosa da poco, alla vigilia della stagione che stiamo per vivere: con lo Csio di Roma all’orizzonte, ma soprattutto con il Campionato d’Europa di Rotterdam (in agosto) per noi valido come ultima opportunità utile a guadagnare la qualifica alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (parentesi: che il nome del cavallo e quello della città rappresentino una sorta di predestinazione… ?), i tecnici azzurri Duccio Bartalucci e Marco Porro dovranno poter fare affidamento su una squadra forte e competitiva. Riusciremo a schierarla? Oggi come oggi i dubbi sono purtroppo in numero maggiore delle certezze, ma di una cosa siamo tutti assolutamente sicuri: qualunque formazione rappresenterà l’Italia, Luca Marziani e Tokyo du Soleil ne faranno parte. Nel ruolo di numeri uno. E con la responsabilità di essere forti.
LA CLASSIFICA FINALE DEL CAMPIONATO D’ITALIA ASSOLUTO 2019
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