Bologna, lunedì 24 agosto 2020 – Nel 1948 la squadra messicana di salto ostacoli (composta da soli militari) si trasferisce in Europa in vista delle Olimpiadi di Londra dimostrando una formidabile competitività fin dallo Csio (allora Chio) di Roma dove Campero, Uriza e Mariles conquistano la vittoria in Coppa delle Nazioni, pur se al cospetto di una concorrenza abbastanza esigua (cinque squadre di cui due ritirate). I successi dei cavalieri messicani continuano con regolare continuità fino al grande appuntamento olimpico di Londra al quale non possono che giungere da grandi favoriti. Il pronostico si conferma: il Messico composto da Ruben Uriza Castro su Hatvey, Alberto Valdes Ramos su Chihuahua e Humberto Mariles Cortes su Arete vince la medaglia d’oro. Sul podio individuale salgono il francese Jean d’Orgeix medaglia di bronzo su Sucre de Pomme, il messicano Ruben Uriza Castro argento su Hatvey e soprattutto il colonnello ugualmente messicano Humberto Mariles Cortes medaglia d’oro e campione olimpico su Arete. Un trionfo.
Per Humberto Mariles Cortes dunque due medaglie d’oro: individuale e a squadre. Quanto di meglio un atleta possa sognare. Purtroppo però questa inebriante gioia non servirà a proteggere la vita del colonnello messicano da un epilogo tragico. Il 14 agosto 1964 a Città del Messico Mariles è alla guida della sua auto. È notte fonda, sta rientrando a casa dopo una festa. A un certo punto un’altra macchina sbandando lo spinge fuori strada. Mariles tuttavia riesce a riprendere la direzione del suo viaggio, insegue quell’automobile, la raggiunge a un semaforo rosso: scende con in mano una pistola, apre la portiera, spara e uccide il conducente. Viene arrestato, naturalmente, ma poco più di quattro anni dopo viene liberato a seguito di un provvedimento di grazia da parte del presidente della Repubblica del quale era amico personale. Le circostanze di quell’incidente tuttavia sono sempre state poco chiare: sembra che in realtà Mariles sia stato oggetto di un attacco da parte di qualcuno che aveva interesse a eliminarlo. Dopo la scarcerazione Mariles entra nel corpo diplomatico messicano. Nel 1972 però viene arrestato in Francia per contrabbando di droga, attività apparentemente resa più semplice dalle agevolazioni delle quali godeva grazie alla sua posizione. Humberto Mariles Cortes non arriva però al processo: il 6 dicembre 1972 muore in carcere a 59 anni, c’è chi dice assassinato da altri prigionieri.