Bologna, 14 maggio 2018 – Per un cavaliere una Coppa delle Nazioni è un concentrato di emozioni, aspettative, desideri, responsabilità. La propria prestazione contribuisce a garantire il risultato della squadra, dunque ha una diretta influenza su quella degli altri compagni. Un cavaliere sa di essere in qualche modo responsabile parzialmente del risultato degli altri tre. E poi la bandiera: la squadra nazionale… i colori nazionali… l’Italia. Alla fin fine si tratta pur sempre di andare in un campo ostacoli e saltare per l’appunto degli ostacoli: ma è molto diverso farlo solo per sé stessi dal farlo anche per altri tre compagni sotto gli occhi del commissario tecnico azzurro e del capo équipe azzurro e sapendo di rappresentare la propria nazione. Non è facile. No. Quindi se le cose vanno bene è una festa: ma se le cose vanno male… beh, la sensazione può essere molto brutta.
Clementina Grossi è una bravissima amazzone. Le sue prestazioni e i suoi risultati parlano chiaro. Ma venerdì scorso a Drammen nello Csio della Norvegia non ha vissuto una buona giornata in Coppa delle Nazioni: in sella al suo Quasimodo ha raccolto 8 penalità nel primo percorso e 12 nel secondo. Il suo è stato complessivamente il punteggio più gravoso tra quelli degli azzurri. Facile immaginare che le sue non siano state sensazioni positive e… liete, e che dentro di lei Clementina abbia vissuto qualche brutto momento. Ma nonostante ciò, Clementina ha trovato dentro sé stessa la serenità e l’equilibrio per conquistare comunque una grande vittoria: quella ottenuta con il pensiero che ha pubblicamente dedicato ai suoi compagni di squadra, Massimo Grossato, Paolo Cannizzaro e Carlo Rogiani. Eccolo: “Bravi ragazzi. Io e Quasimodo non vi siamo stati d’aiuto; gli imprevisti in viaggi così lunghi purtroppo possono succedere… bisogna saperli accettare senza abbattersi troppo e trarne esperienza! Quasimodo non ha avuto la forma fisica per esprimersi come suo solito ma ha dimostrato comunque di essere un combattente! Quindi congratulazioni a voi, Massimo, Paolo e Carlo”. E Massimo, Paolo e Carlo non possono che essere orgogliosi di essere stati l’Italia insieme a una donna del valore di Clementina. Clementina Grossi.