Lanaken, 18 settembre 2016 – Archiviata la ventiduesima edizione del Campionato del Mondo riservato ai giovani cavalli a Lanaken, all’interno degli ormai mitici impianti di Zangersheide, il centro sportivo e di allevamento inventato da Leon Melchior da dove sono provenuti un’infinità di formidabili campioni e stalloni. Una coincidenza molto significativa che ieri a Vienna il Gran Premio del Longines Global Champions Tour sia stato vinto da Marcus Ehning su Comme Il Faut, cavallo figlio della portentosa Ratina Z, la cavalla che più ha vinto al mondo e che è nata proprio a Zangersheide, sicuramente il prodotto più famoso e prestigioso dell’allevamento contraddistinto dalla Z. Dunque oggi sono stati proclamati i campioni del mondo per la generazione del 2011, del 2010 e del 2009: vediamo.
5 ANNI – Numero di partecipanti impressionante: 228 cavalli hanno affrontato la prima prova di qualificazione alla finale! Tra i 53 finalisti ha vinto Garant montato dall’olandese Willem Greve: si tratta di un Kwpn figlio di Warrant x Verdi. Al 2° posto Z Seven Caretina (Ish da Coltaire Z x Caretino) e al 3° Z Seven Canya Dance (Ish da Can Ya Makan x Cavalier Royale) entrambi montati dal portentoso sedicenne irlandese Michael Pender il quale deteneva i primi due posti della classifica fino all’ultimo percorso: quello di Greve e Garat, appunto. Per quanto riguarda i colori azzurri, Lorenzo de Luca con due errori in barrage si è classificato al 19° posto proprio con un soggetto di Zangersheide, Nabab’s Diamant van Willebeke Z (Zang, Nabab de Reve x Diamant de Semilly), Antonio Afonso con un errore in percorso base 30° con Gijs (Kwpn da Kashmir van Schuttershof x Numero Uno), mentre l’unico soggetto italiano in finale, Capitan Lafitte (un figlio di Toulon), è stato ritirato dal suo cavaliere Andrea d’Antoni in percorso base.
6 ANNI – Ancor più consistente rispetto ai 5 anni i partenti iniziali: 264 (40 i finalisti). Vittoria tutta irlandese con Gerard O’Neill in sella a Killossery Kaiden (Ish da Lux Z x Cruising), unico percorso netto del barrage, davanti all’olandese Julian de Boer su Fernando V (Kwpn da Zapatero x Larino) e al belga Thierry Goffinet su Kannabis van de Bucxtale (Bwp da Contact van de Heffinck x Concorde). Giovanni Consorti ha portato l’italiano American (Baedeker x Locato) al 26° posto con 9 penalità in percorso base, Lorenzo de Luca 33° su Kaprice van het Roosakker (Bwp da Echo van het Spieveld x Berlin) con 11 penalità. Vertice della classifica piuttosto… estemporaneo: non solo Julian de Boer ha chiuso il barrage più veloce di dieci secondi rispetto a O’Neill, ma la sua presenza in finale è stata una sorpresa anche per lui stesso: “Sarei dovuto partire la sera prima della finale ma mi sono fermato per il party serale rimandando la partenza all’indomani mattina, cioè oggi. Così questa mattina ho caricato il cavallo in van e stavo partendo quando ho ricevuto una telefonata: mi si chiedeva se volevo montare nella finale dato che c’era stato un ritiro e io ero la prima riserva tra i non qualificati. Beh, ho detto di sì: così ho scaricato il cavallo dal van, ho montato e adesso… mi ritrovo con una medaglia d’argento in mano!”.
7 ANNI – La prima qualifica è stata affrontata da 189 cavalli, dei quali 39 hanno disputato la finale. Il belga Thierry Goffinet ancora protagonista dopo la medaglia di bronzo nei 6 anni: qui vittoria in sella a Think Twice (Zang da Toulon x Cassini I) davanti al nostro Lorenzo de Luca che ha ottenuto il 2° posto in sella a Jeleena de Muze (Bwp da Tornedo FCS x Chin Chin), cavalla che a 5 anni era stata ugualmente finalista qui a Lanaken classificandosi al 36° posto montata da Dylan de Rijcke; al 3° posto l’olandese Luc Steeghs su Everest (Kwpn da Carambole x Indoctro). Solo tre i percorsi netti in barrage: quelli dei primi tre classificati. De Luca si è poi inserito anche al 15° posto su Jeunesse van het Paradijs (Bwp da Emerald van het Ruytershof x Heartbreaker) con 8 penalità in percorso base, mentre Matteo Checchi su Davidoff de Lassus (Bwp da Ugano Sitte x Ksar-Sitte) ha ottenuto il 24° posto con 9 penalità e Alessandro Colombo su Adelasia il 29° con ugualmente 9.