Lipsia, 21 gennaio 2018 – Alberto Zorzi è sempre più vicino alla finale della Coppa del Mondo di Parigi. Dopo il Gran Premio disputato a Lipsia (Germania) questo pomeriggio e terminato al 9° posto, il cavaliere azzurro occupa la sesta posizione con un totale di 45 punti nella classifica del girone dell’Europa Occidentale, quello che porterà diciotto concorrenti alla finalissima in Francia dopo le ultime tre tappe di qualifica a Zurigo, Bordeaux e Goteborg. La cosa interessante è che oggi Zorzi ha impegnato Ego van Orti, proprio il cavallo che – secondo i piani iniziali – dovrebbe essere il suo compagno di gara a Parigi. Ego è cavallo di grandi qualità, ma bisogna ammettere che talvolta è quasi indisponente per gli errori che commette, per fortuna non troppo spesso (Ginevra, per esempio). Zorzi lo monta come meglio non sarebbe possibile, viste le caratteristiche del cavallo e la qualità del cavaliere azzurro, e c’è da sperare che la consistenza dei risultati del binomio si attesti con regolarità su quello ottenuto oggi, con un magnifico percorso netto nel base e poi un errore in barrage (dove però cercando il tempo e la velocità è ovviamente più facile che una barriera possa cadere). Date le dimensioni e la macchinosità della sua struttura Ego di certo non può essere un velocista: molto più opportuno per competizioni sulla lunga distanza dove l’insieme dei risultati produce la classifica finale, ed ecco perché potrebbe essere adatto per Parigi e perfino per il Campionato del Mondo di Tryon, se le sue prestazioni e i suoi risultati ne dovessero confermare il rendimento.
Piergiorgio Bucci è davvero cavaliere di eccellenza. Lo conferma una volta di più – se mai ve ne fosse bisogno – l’ennesimo risultato positivo ottenuto su Driandria. Oggi pomeriggio a Lipsia zero in base, un errore in barrage e 12° posto finale. Ora, Driandria non è Casallo: questo è ovvio. Certo, ogni cavallo è importante e apprezzabile quando offre il meglio e il massimo di sé stesso, e in ogni caso lo è sempre e comunque per il solo fatto che si presti a essere nostro compagno nello sport… Però le differenze ci sono: fare il percorso di un Gran Premio di Coppa del Mondo su Casallo o farlo su Driandria non è esattamente la stessa cosa. Ma Piergiorgio Bucci è comunque riuscito a fare in modo che Driandria – questa cavallona lenta e macchinosa dal galoppo che pare andare indietro invece che avanti – gara dopo gara e Gran Premio dopo Gran Premio abbia potuto migliorare in modo spettacolare il proprio rendimento. Ormai i suoi percorsi netti nel base dei GP si susseguono con apprezzabile regolarità. E non è facile: lei non ha lo scatto in agilità, non ha la variazione di equilibrio in avanti o indietro repentina e istantanea, quindi Bucci deve gestire il tracciato senza sbagliare nulla per metterla sempre nella condizione migliore per saltare, senza poter fare affidamento su un eventuale salvataggio di qualche situazione critica non augurabile ma sempre possibile. Insomma: con Casallo sono arrivate le vittorie, ma per un cavaliere – soprattutto un uomo di cavalli – anche i risultati ottenuti in sella a Driandria valgono immensamente tanto. E Piergiorgio Bucci non è solo un cavaliere: è un ottimo cavaliere.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO DI LIPSIA
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2018/1433/html/en/longinestiming/resultlist_07.html
LA CLASSIFICA DEL GIRONE DELL’EUROPA OCCIDENTALE
http://results.hippodata.de/2018/1433/docs/longines_fei_world_cup_wel_after_leipzig_2018.pdf