Tryon, 23 settembre 2018 – Lorenzo de Luca ha fatto vivere un sogno favoloso a tutto il mondo del salto ostacoli italiano. L’idea di una sua possibile medaglia mondiale a Tryon ha fatto trattenere il fiato a tutti i tifosi azzurri, ma che infine l’esito tanto sperato non si sia concretizzato non toglie assolutamente nulla alla formidabile impresa del nostro campione. Quando si affronta una gara – qualsiasi gara – in sella a un cavallo sono molteplici i piani di lettura della prestazione che si porta a termine, perché molteplici sono le implicazioni che la caratterizzano: e questo al di là dell’oggettiva posizione all’interno di una classifica. Lorenzo de Luca sta vivendo una carriera sportiva che ormai lo vede come affermato protagonista di livello massimo: il risultato e il piazzamento nella classifica di qualsiasi gara ovviamente possono essere fonte di gioia o di amarezza, ma si tratta comunque in entrambi i casi di situazioni contingenti, legate all’immediatezza delle circostanze. Quello che invece rimane saldamente e continuativamente nella mente e nel cuore di chi da Lorenzo de Luca si sente rappresentato è l’ammirazione che tutto il mondo dei tecnici e dei commentatori internazionali gli riconosce unanimemente. E’ la sua capacità costante di esserci sempre nei momenti che contano. E’ la sua eleganza in sella, eloquente dimostrazione di principi e di concetti che hanno reso l’equitazione italiana grande nel mondo. E’ il suo approccio alla vita dello sport e al momento dello sport: concentrato e appassionato, ma consapevole del fatto che tanto nel bene quanto nel male non c’è nulla di definitivo perché nello sport si cresce in continuazione. E’ il suo amore e la sua riconoscenza dimostrati nei confronti dei suoi cavalli, che da lui vengono considerati i migliori del mondo anche quando le cose non vanno come desiderato.
Lorenzo de Luca è il cavaliere italiano che ha raggiunto la più alta posizione nella computer list della Fei: il 2° posto nel settembre del 2017. E’ il primo e finora unico cavaliere italiano ad aver gareggiato nella Rolex Ijrc Top Ten a Ginevra. Lorenzo de Luca ha vinto il Gran Premio Roma a Piazza di Siena quest’anno in sella a Halifax van het Kluizebos: primo italiano dopo Arnaldo Bologni nel 1994 e dopo Piero d’Inzeo nel 1976. Halifax van het Kluizebos sotto la sella di Lorenzo de Luca è stato nel 2017 il cavallo numero uno del mondo nella classifica della World Breeding Federation for Sport Horses. Lorenzo de Luca è stato il primo italiano a raggiungere le prime tre posizioni nella classifica finale del Global Champions Tour con il 3° posto del 2017. Lorenzo de Luca nel 2018 festeggia il suo primo decennio di salto ostacoli internazionale…
Il risultato di Lorenzo de Luca a Tryon è meraviglioso perché ottenuto con una cavalla ‘incontrata’ solo pochi mesi fa: Irenice Horta è di Zoe Conter, figlia dello Stephan Conter proprietario della scuderia Stephex per la quale Lorenzo monta e lavora. Zoe a Piazza di Siena quest’anno è rimasta vittima di una brutta caduta e quindi Irenice Horta è passata a Lorenzo, che con lei ha affrontato il primo test impegnativo nello Csio di Aquisgrana, per poi replicare nello Csio di Dublino. Ecco la cosa entusiasmante: la capacità del cavaliere azzurro di capire immediatamente Irenice Horta e di valorizzarne altrettanto immediatamente le qualità e i mezzi, stabilendo con lei un insieme e un’intesa dei quali abbiamo ammirato la completezza proprio a Tryon. La bravura di un cavaliere, la bravura di un uomo di cavalli, la bravura di un campione.
Ma oggi, proprio oggi, al cospetto di una realtà del genere, non possiamo dimenticare un aspetto fondamentale dell’intero fenomeno-de Luca: un aspetto che si chiama Stephan Conter. Certo il belga Conter non è un filantropo né un benefattore: lui Lorenzo de Luca l’ha voluto e se lo tiene ben stretto per un interesse personale. Tuttavia ciò non toglie che l’equitazione azzurra deve essere grata a Stephan Conter per aver saputo valorizzare al massimo e al meglio un fuoriclasse come Lorenzo de Luca, mettendolo nella condizione ideale per esprimere tutto il suo enorme potenziale; e rifornendolo di quei cavalli che quando vincono fanno suonare le note dell’inno d’Italia, non del Belgio… Stephan Conter parla benissimo l’italiano perché proprio in Italia ha avviato la sua impresa commerciale: lui sa perfettamente come funzionano le cose da noi e nel mondo. E parallelamente esiste un’altra figura fondamentale nell’universo del fenomeno-de Luca: Henk Nooren. L’olandese riconosciuto universalmente come uno dei migliori trainer del mondo è il principale responsabile della formazione tecnica di Lorenzo de Luca, come lo stesso cavaliere azzurro tiene a sottolineare.
Lorenzo de Luca ha fatto un Campionato del Mondo magnifico a Tryon: dobbiamo esserne consapevoli e fieri e orgogliosi. Perché Lorenzo de Luca è un cavaliere italiano.