Lummen, 28 aprile 2017 – Mettiamola così: alle spalle delle tre squadre che sono andate a giocarsi la Coppa delle Nazioni in barrage, ci siamo noi. Italia al 4° posto nella prima gara valida per la Prima Divisione europea. Un risultato buono, non esaltante ma certamente tutt’altro che negativo, anzi. Da un punto di vista di piazzamento in classifica, cioè: perché volendo andare a indagare poi le singole prestazioni non si può che essere molto soddisfatti. Prima di tutto per il doppio sontuoso netto di Bruno Chimirri in sella a Tower Mouche (sebbene penalizzato in entrambe le manches sul tempo: “Mi sto facendo vecchio, cavolo: non sto più nel tempo… !”); ancora una volta ultimo a partire come nella indimenticabile e trionfale Coppa di Dublino 2016, e dunque con la responsabilità di dover dire l’ultima e decisiva parola (ma le… ‘vecchie’ spalle tengono bene!), Chimirri ha fatto quello che qualunque squadra chiede al suo quarto e ultimo cavaliere: garantire certezza, sicurezza, risultato e prestazione. E lui ha fatto quello che gli è stato chiesto. Il che è tanto, tantissimo: perché ciò che distingue il grande cavaliere dal buon cavaliere è la capacità di fare quello che si sa fare nel momento in cui deve essere fatto. Chimirri inoltre sta gestendo il suo Tower Mouche come meglio non potrebbe: pochi concorsi mirati, poco stress ma grande impegno. Il risultato di oggi è il frutto di una consapevole strategia di lavoro.
Paolo Paini regala la gioia della conferma. La regolarità delle prestazioni ad alto livello di Ottava Meraviglia (ma anche prima, seconda, terza meraviglia… ) è una di quelle cose che fanno bene al nostro sport: non episodici exploit, bensì consistente continuità da parte di una cavalla nata e allevata in Italia, cresciuta in Italia, addestrata in Italia, valorizzata in Italia e ora nella prima squadra azzurra con questo standard di rendimento, risultato e prestazione.
Per Emilio Bicocchi e Ares vale lo stesso discorso: molto difficile che nel momento del dunque il binomio campione d’Italia 2016 possa fare… ‘peggio’ del risultato odierno. Ares è ormai cavallo affidabile: Emilio Bicocchi con lui ha formato negli anni, concorso dopo concorso, un binomio di sicuro rendimento e che spesso raggiunge picchi di eccellenza assoluta.
Juan Carlos Garcia – primo a partire degli azzurri – oggi è stato vittima di una situazione sconcertante: nel primo giro Gitano a venti metri dalla riviera non ha voluto saperne per ben due volte! Un inizio di gara scioccante sia per Garcia sia per la squadra azzurra. Ma il neocampione d’Italia non è certo tipo da lasciarsi intimidire o demoralizzare: nel secondo giro la faccenda è stata risolta dando al cavallo la netta sensazione che non ci sarebbe stato alcun margine per rifiuti o disobbedienze: Garcia ha galoppato sull’acqua come un vero completista e Gitano deve essersi perfettamente calato nella parte…
Detto ciò, la situazione per l’Italia al debutto nella Prima Divisione va vista in chiave di giusto ottimismo: tenendo conto che abbiamo a disposizione anche altri cavalieri del calibro di Lorenzo de Luca, Alberto Zorzi, Piergiorgio Bucci, con un Emanuele Gaudiano che sta preparando nuovi cavalli, e forse qualche altro nome che potrebbe dire la sua. Non esaltiamoci, ovviamente: ma forse per la prima volta da parecchi anni a questa parte possiamo cominciare una stagione di Coppa delle Nazioni consapevoli di poter dire la nostra. Non dimentichiamo, poi, che quest’anno c’è anche un certo Campionato d’Europa cui pensare…
LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI