Bologna, lunedì 17 giugno 2019 – La Coppa delle Nazioni dello Csio a due stelle di Bojourishte (Bulgaria) non è andata molto bene per la squadra azzurra ieri: non tanto per il piazzamento in sé stesso – 4° posto su sei squadre: vittoria dell’Ungheria, davanti a Bulgaria e Romania, dietro di noi Turchia e Grecia – quanto per il totale delle penalità accumulate complessivamente: l’Ungheria ha vinto con il punteggio finale di 8, noi abbiamo chiuso con 28. Ma naturalmente non ci si può fermare alla considerazione del freddo dato numerico: dietro i numeri ci sono persone e cavalli e storie e situazioni… e tutto ciò va valutato e tenuto nella giusta considerazione. Tale compito è responsabilità dei tecnici delle squadre azzurre, Duccio Bartalucci e nel caso specifico Marco Porro: l’obiettivo che si prefigge quest’ultimo (e con lui naturalmente la Fise) è certamente quello di conquistare risultati, ma in particolare quello di creare un buon movimento di cavalli e di cavalieri alle spalle dei binomi più confermati in modo da allargare il più possibile l’area entro la quale poter scegliere a seconda delle necessità le migliori formazioni azzurre. E’ un compito importantissimo e molto delicato, che deve tenere conto non solo degli aspetti strettamente tecnici ma anche di quelli di carattere psicologico degli atleti coinvolti di volta in volta: significa lavorare puntando forse più al risultato di domani che non a quello di oggi. Significa dare opportunità e ‘routine’ a cavalli e cavalieri che altrimenti non avrebbero né l’una né l’altra in gare – le Coppe delle Nazioni, anche quelle più facili a meno stelle… – che presentano aspetti e implicazioni del tutto diverse da quelle che si incontrano nelle categorie ‘normali’. Questo dunque è stato il… compito del concorso affrontato in Bulgaria, dal quale è emersa la bella realtà rappresentata da Giovanni Consorti e Garezzo: dopo la vittoria in Gran Premio, ecco ieri un convincente 4/0, risultati che danno un’indicazione molto positiva circa il possibile sviluppo del cammino di questo binomio (non dimentichiamo che Garezzo è stato acquistato a due anni da Giovanni Consorti… ). Che poi a ben vedere ieri l’unica vera contro-prestazione è stata quella di Pupillo dell’Esercito Italiano con Filippo Martini di Cigala: Pupillo ha 15 anni, di gare molto belle ne ha fatte tante, ieri dopo un ottimo primo percorso chiuso a 4 penalità ha terminato il secondo con 16, segno forse di un certo affaticamento. Samuele Maestri su Baltimora du Sud ha chiuso con due errori sia la prima sia la seconda manche, Stefano Nogara su Date Night con due errori la prima e con uno la seconda.