Ginevra, domenica 15 dicembre 2019 – La vittoria perfetta. La vittoria bellissima. La vittoria grandiosa. Martin Fuchs (27 anni) ha vinto il Gran Premio Rolex oggi pomeriggio a Ginevra dentro un gigantesco Palexpo stracolmo di un pubblico letteralmente in visibilio per la sua superlativa impresa. La celebrazione migliore possibile per lo sport che si nutre dell’adesso, del qui e dell’ora: non contava che Martin Fuchs fosse il numero due del mondo, che fosse il campione d’Europa in carica, che fosse il secondo classificato sia nel Campionato del Mondo sia nella finale della Coppa del Mondo… Contava adesso. Contava qui. Contava ora. Nella gara più importante del più importante concorso ippico internazionale indoor del mondo, davanti a migliaia e migliaia di spettatori adoranti, al cospetto dei più forti cavalli e cavalieri del pianeta. Martin Fuchs e Clooney hanno vinto respingendo l’assalto di avversari formidabili. Pieter Devos ed Espoir sono stati gli unici a essere più veloci di loro in barrage, ma al prezzo della barriera dell’ultimo ostacolo (un verticale al quale si giungeva dopo una lunga galoppata) divelta dai ferri… Penultimo a partire il ‘nemico’ forse più pericoloso: Scott Brash su Hello Senator, che infatti ha attaccato il percorso in modo magistrale portandosi in vantaggio metro dopo metro, salvo poi assicurarsi la precisione sull’ultimo ostacolo compiendo quella fatale falcata di galoppo in più e rimanendo così distanziato dal vertice di soli cinque centesimi di secondo. Nulla ha potuto perfino il numero uno del mondo, quello Steve Guerdat che su Bianca è sempre stato attaccato ai risultati di Martin Fuchs per pochissimo davanti o per pochissimo dietro: oggi un secondo di distacco in suo svantaggio… La vittoria di Martin Fuchs è la celebrazione migliore possibile dei migliori valori dello sport: la bravura e la bellezza stilistica unite in un unico cavaliere; la forza della squadra, composta da un proprietario – Luigi Baleri – che da decenni ripone una fede incrollabile nell’intero team Fuchs e da un gruppo di lavoro che tra groom veterinario e maniscalco costituisce una sicurezza; la forza della famiglia, con due genitori – Thomas e Renata – che non sono stati solo due fenomenali cavalieri, ma sono e continueranno a essere per Martin motivo di esempio e di ispirazione oltre che di consiglio e di sostegno; la forza dell’amicizia, con uno Steve Guerdat che prima di essere un irriducibile avversario rappresenta per Martin un legame affettivo importante, oltre che un modello di riferimento; la forza dei tifosi, uno sterminato magma che ribolle di amore e di ammirazione per un ragazzo al quale non è possibile non voler bene viste le sue qualità di persona prima ancora di quelle di cavaliere; e infine la forza di un gruppo di cavalli di grandissime doti tecniche e agonistiche tra i quali naturalmente spicca Clooney, doti che peraltro sono valorizzate al massimo e al meglio da una gestione perfetta da parte di un cavaliere che seppure ancora giovanissimo ha già l’esperienza di un veterano. Il Gran Premio Rolex di Ginevra è una gara di valore e significato giganteschi e meravigliosi in assoluto: ma per un cavaliere svizzero è senza eguali al mondo. Martin Fuchs questa sera ha reso realtà il sogno.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO ROLEX
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