San Lazzaro di Savena, 10 dicembre 2016 – Il colonnello Gianni Massimo Cuneo, classe ’63 e originario di Novara, è da poche settimane al comando del Centro Sportivo dell’Arma ma in mezzo ai cavalli ci sta da parecchio: basti ricordare che è stato anche comandante del 4° reggimento Carabinieri a cavallo e del Carosello storico dell’Arma dei Carabinieri, tanto per dire. Quindi con lui andiamo direttamente al punto equestre.
Il 2017 è stato un anno intenso per i vostri cavalieri.
«Sicuramente sì: e stiamo anche ingrandendo la componente atleti, perché ne acquisteremo dal Corpo Forestale dello Stato a partire dal 1° gennaio 2017. Ormai è stato preso atto a tutti i livelli della volontà normativa di questo accorpamento e ho trovato tutti molto protesi verso l’obiettivo: specialmente per gli sport di tradizione come l’equitazione, che hanno un significato radicato nell’istituzione dell’Arma».
Tradizione che viene portata avanti nel migliore dei modi: basti pensare ai percorsi di Bruno Chimirri e Tower Muche a Dublino lo scorso luglio.
«Sono stato a Verona soprattutto per seguire lui e Filippo Bologni, sicuramente hanno preso parte alle varie categorie con rinnovato spirito ed una capacità tecnica migliorata: far partecipare a diverse tappe importanti i nostri cavalieri, così da permettere loro di fare esperienza è la ratio del Centro Sportivo. Noi li supportiamo al meglio, non facendoli preoccupare di una serie di dettagli organizzativi piuttosto che gestionali, rendendoli liberi nella mente per gli impegni sportivi sia di allenamento che agonistici».
Filippo Bologni, carabiniere e cavaliere
Quattro chiacchiere con un figlio d’arte: ma papà Arnaldo non ha mai vestito l’uniforme dell’Arma…
Esiste il sospetto che Filippo Bologni sia nato in scuderia: ma se anche così non fosse certamente ha cominciato a frequentarla da subito percorrendo, sotto la guida del padre Arnaldo, una carriera agonistica di tutto rispetto che lo ha portato a vincere 5 titoli italiani assoluti in diverse categorie e poi essere arruolato nell’Arma in forza al Centro Sportivo Carabinieri.
«E sono sempre molto onorato di partecipare al Memorial dedicato al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa portando questa uniforme, per cui ho il massimo rispetto» tiene a precisare Filippo.
Sarebbe bello approfondire con lui, studente di storia all’Università di Bologna, anche il lato dedicato all’impegno sulla memoria civile che va di pari passo al Master d’Italia: ma ci atteniamo al tema strettamente equestre e gli chiediamo, invece, come si affronta la ricerca del cavallo perfetto.
«Noi lo facciamo sempre nello stesso modo: in società con altri proprietari compriamo cavalli giovani ed interessanti che poi mettiamo in lavoro al meglio, con calma e attenzione. Per comprare cavalli già pronti per un Gran Premio devi avere un budget stellare, questa è una strada certamente più lunga e difficile ma è anche la più affascinante».
Qui al Memorial è già quasi Natale: dai qualche indicazione sul tuo cavallo perfetto, quello dei tuoi sogni. Si sa mai che qualcuno voglia fartelo trovare sotto l’albero.
«Ma io il mio cavallo ideale ce l’ho già, è Chopin. Sono innamorato di lui».
Saremo anche degli inguaribili romantici: ma ci piace tanto sentirglielo dire.