Bologna, giovedì 5 dicembre 2019 – Il Master d’Italia Memorial Dalla Chiesa su cui oggi si apre il sipario al Gese di San Lazzaro di Savena (Bologna) è una manifestazione davvero speciale per tante ragioni. Ovviamente la prima in ordine di importanza è quella legata al valore etico e sociale e morale che l’evento rappresenta: il rinnovarsi del ricordo di figure quali quelle del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo, vittime dell’attentato mafioso il 3 settembre 1982 a Palermo, è un’operazione che in uno Stato libero e democratico costituisce un dovere civico del quale tutti dobbiamo sentirci responsabili. Il comitato organizzatore del Master d’Italia Memorial Dalla Chiesa tale responsabilità la sostiene con meravigliosa efficacia da ben ventotto anni. Pensate: ventotto anni è il tempo che un essere umano impiega per diventare adulto dopo essere venuto al mondo… Ventotto anni durante i quali il concorso ippico intitolato a Carlo Alberto Dalla Chiesa non ha mai smesso di ricordare e di far ricordare che il bene vince sul male e che il bene è più importante del male, anche quando il male è così maligno da cancellare delle vite umane.
Detto ciò, non si può ovviamente ignorare il fatto che un evento di tale natura è pur sempre un appuntamento sportivo e agonistico. Le motivazioni forti e importanti che ne costituiscono la fonte stanno alla base: dopo arriva lo sport, con i cavalli e i cavalieri in campo che si sfidano in gara. E qui sta un’altra delle ragioni per cui il Master d’Italia Memorial Dalla Chiesa è una manifestazione speciale: tra le tante gare nazionali che si disputano nel nostro Paese durante l’anno, nessuna ha il fascino, il richiamo, il prestigio di questa. Nessuna. Una manifestazione che non ha dovuto – né voluto – essere internazionale per guadagnare quell’appeal che in Italia solo le gare internazionali sembrano possedere. E’ un fatto davvero peculiare. Distintivo.
Quindi oggi si comincia: tre gare in questa prima giornata, poi quattro ogni giorno dei giorni seguenti. L’appuntamento clou naturalmente è il “Gran Premio QN-Il Resto del Carlino Master d’Italia – Memorial Dalla Chiesa” in calendario domenica pomeriggio, la gara più attesa, quella che darà al vincitore l’onore di iscrivere il proprio nome in un albo d’oro che propone firme di assoluto prestigio: Filippo Moyersoen (vincitore tre volte), Natale Chiaudani (tre vittorie, la terza nel 2018), Roberto Arioldi, Gianni Govoni, Arnaldo Bologni (tre successi), Bruno Chimirri (due vittorie, molto significative visto che lui veste la divisa dell’Arma dei Carabinieri). E poi la particolarità dei successi a firma Casadei: due di Mirco e due di Giacomo, padre e figlio… E poi la vittoria di Andrea Riffeser Monti, che oggi è il presidente onorario della manifestazione. E poi ancora le vittorie di Andres Penalosa, Paolo Del Favero, Matteo Zamana, Fernando Fourcade, Enrico Maria Frana, Leonardo Falomo, Juan Carlos Garcia, Federico Ciriesi, Alessia Marioni… Insomma, una galleria favolosa: il tempo passa, e anno dopo anno questo Gran Premio ci regala emozioni sempre molto forti.
Già, il tempo passa e le cose succedono. Anche quelle dolorose, purtroppo. Una di particolarmente dolorosa è accaduta quest’anno: la scomparsa di Alessandro Zanini, il proprietario e presidente del Gese, l’uomo che assieme a Lucio Guastaroba e ad Andrea Riffeser Monti ha pilotato il Master d’Italia Memorial Dalla Chiesa fin dalla prima edizione. Ora nel comitato organizzatore della manifestazione – oltre che alla presidenza del Gese – c’è Elena Zanini Caliceti, moglie di Alessandro Zanini, nel segno di una evidente continuità di passioni e di intenti. E così il Master d’Italia Memorial Dalla Chiesa prosegue nel nome di ricordi che rimangono pur sempre realtà.