Montefalco, domenica 7 maggio 2023 – Il Gran Premio dello Csi a quattro stelle di Montefalco terminato oggi al Centro Ippico Le Lame ci regala alcune belle notizie in chiave azzurra, relative ad alcuni cavalli che rappresentano una certezza e ad altri che si stanno mettendo in luce.
Prima di affrontare questo tema però bisogna dire di un campione davvero formidabile: lo svizzero Pius Schwizer che alla rispettabile età di 60 anni (ne compie 61 il prossimo agosto) non cessa di aver voglia di gareggiare affrontando ogni competizione con un unico e solo obiettivo, vincere. E oggi ha vinto: in sella a Vancouver de Lanlore, cavallo con il quale solo qualche settimana fa a Omaha, in Nebraska (Stati Uniti), è andato vicinissimo al podio della finale della Coppa del Mondo, poi chiusa al 6° posto. Oggi il successo non gli è stato però molto facile (quindi forse ancor più gustoso!), perché ben tre avversari lo hanno incalzato nello spazio di meno di un secondo nel barrage decisivo: tra questi anche il nostro inesauribile Emanuele Gaudiano che sul portentoso Chalou ha chiuso a 40.92 contro i 40.73 del vincitore e i 40.83 dell’irlandese Richard Howley al 2° posto su Consulent de Prelet Z, mentre lo svizzero Martin Fuchs su Commissar Pezi è rimasto al 4° posto con 40.98.
Detto ciò, veniamo appunto agli azzurri, sottolineando che la gara di cui si sta parlando è un GP di un quattro stelle… La prima bella notizia è il rendimento di Chalou: cosa nient’affatto sorprendente vista la sfilza di risultati che il sauro di Gaudiano sta producendo in serie ormai da anni. Però che il suo rendimento si mantenga adesso costante e di massimo livello non può che rallegrarci in vista dell’ormai sempre più vicino Csio di Roma e – soprattutto – del Campionato d’Europa di Milano in programma alla fine di agosto. Per quest’ultima gara sarà ovviamente il c.t. Marco Porro a decidere quali cavalli e cavalieri schierare: l’importante è che tutti quelli sui quali si può fare affidamento per un impegno di così elevata difficoltà si facciano trovare pronti.
Poi due cavalli che sono a metà strada tra la speranza e la certezza. Uno è Odense Odeveld di Emanuele Camilli, oggi al 5° posto con due percorsi netti. Certezza perché è cavallo che sta dimostrando ormai un rendimento consolidato a questo stadio di competizione, speranza perché tale rendimento consolidato dovrebbe preludere a obiettivi di massimo livello secondo le aspettative del suo stesso cavaliere che in lui ‘vede’ il dopo-Chadellano (a proposito: il nostro ormai ex cavallo azzurro oggi ha conquistato il 3° posto nel GP di Redefin, in Germania con il suo attuale cavaliere, il giapponese Eiken Sato).
L’altro è Chaccbay di Gianluca Quondam (oggi al 9° posto con 0/4). E’ un cavallo che ha permesso al cavaliere azzurro di ritornare in gare di alto livello dopo un lungo periodo di lontananza dall’agonismo (impegnato a gestire il suo centro ippico, il Regno Verde). Dopo aver già dato prova di grande consistenza lo scorso anno ed essere stato fermato proprio sul più bello da un leggero infortunio, ora Chaccbay e il suo cavaliere insieme potrebbero vivere una stagione importante, se la sfortuna non si mette nuovamente di traverso…
La novità (a questo livello, ovviamente… ) più bella di questa classifica però è quella proposta da Bruno Chimirri: doppio zero in sella al cavallo italiano Your Lord d’Acheronte, nato nel 2012 figlio di Mylord Carthago x Corland, e 7° posto. Non è ovviamente il piazzamento in sé che conta, quanto piuttosto la concretizzazione di un progetto sul quale il campione azzurro ha investito da tempo, credendo nella qualità e nelle doti di questo cavallo. Oggi questo risultato è il primo passo lungo la strada dell’agonismo di alto livello per un soggetto che rappresenta molto più di una speranza: certo, ci vorranno altre conferme, altre verifiche, altre prove e prestazioni… ma il solo fatto che un cavaliere esperto e navigato come Bruno Chimirri da tempo avesse visto e sentito in Your Lord le qualità che oggi abbiamo potuto ammirare tutti costituisce molto più di un… indizio!
Abbiamo infine un altro cavaliere che oggi ha portato a termine una ottima prestazione in sella a un cavallo italiano ‘fatto e finito’ in casa: Fabio Brotto e Doha delle Roane (nato nel 2013 da Cristo x Ahorn Z). Per loro un punto di penalità sul tempo massimo ha negato il barrage dopo un eccellente zero agli ostacoli in percorso base, ma proprio come nel caso di Chimirri e Your Lord anche qui il risultato in termini di classifica importa poco: quel che più conta è che Fabio Brotto questo cavallo l’ha portato dalle gare per i soggetti giovani fino al punto di produrre una prestazione come quella di oggi in un percorso di un GP internazionale a quattro stelle.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
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