Bologna, 2 novembre 2017 – Henk Nooren è davvero instancabile. Il trainer più forte del mondo (molti pensano – a ragione – che lo sia) è incapace di stare fermo a lungo, anche adesso che sua figlia Lisa sta diventando sempre più competitiva ad alto livello internazionale e quindi si suppone abbia sempre più bisogno delle attenzioni del suo formidabile papà. Ma Nooren, che pure qualche tempo fa aveva dichiarato che dopo aver guidato la Francia non avrebbe più assunto la responsabilità di una squadra ma solo di qualche cavaliere o amazzone a titolo individuale, è ricaduto in questo suo… meraviglioso vizio: è di questi giorni infatti l’annuncio del suo ingaggio da parte della federazione spagnola come tecnico della prima squadra di salto ostacoli, in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. E’ una notizia suggestiva, poiché proprio con la Spagna è iniziata la trionfale carriera dell’olandese come trainer e selezionatore di una squadra nazionale nel quadriennio che avrebbe condotto alle Olimpiadi di Barcellona 1992. Spagna a Barcellona: cose da far tremare i polsi… soprattutto tenendo conto che a livello di team la nazionale iberica a quei tempi era praticamente zero. Ma Nooren ha saputo fare il miracolo: a Barcellona la Spagna ha chiuso infatti al 4° posto. E da quel momento è iniziata la grande carriera dell’olandese come commissario tecnico di squadre nazionali, tra le quali anche quelle di Italia, Svezia e Francia. Adesso il ritorno in Spagna: con un materiale umano ed equino ben diverso da quello degli anni Novanta… !