Verona, novembre 2016 – Leggero, allegro e carico. Forse la combinazione migliore per un giovane cavaliere che nel corso di questa stagione ha dimostrato di che pasta è fatto ed ora si sente fiducioso: Alberto Zorzi è uno dei nomi dei cavalieri azzurri su cui sono puntati i riflettori e le aspettative di questo Gran Premio di Coppa del Mondo ormai alle porte, qui a Jumping Verona.
Alberto, come si sente e come è andata fino ad ora?
Devo dire alti e bassi: nelle gare di venerdì ho commesso sempre un errore. Sabato Volage du Val Henry ha commesso un errore all’ultimo nella 150 ma è una cavalla ancora giovane, ha sette anni. Con l’altra, Danique, abbiamo chiuso quinti nel piccolo Gran Premio con un errore al barrage. È stato un peccato.
Oggi?
Eh, oggi…. Diciamo che incrociamo le dita. Io e Fair Light siamo diciottesimi a entrare. La stagione è dalla nostra parte e anche la vittoria di Oslo.
Come si sente?
È stato un anno che mi ha confermato prima di tutto a me stesso. Prima mi sentivo sempre un outsider ed entravo prendendo in considerazione di uscire con un errore o anche due. Adesso no: sento che posso farcela a fare zero e perché no, anche a essere veloce. Ho dei buoni cavalli e questo mi ha dato molta sicurezza.
Dopo Verona?
Andrò a La Coruña.
E il circuito di World Cup?
È ancora presto per fare previsioni. Ad oggi ho venti punti con la vittoria di Oslo. Indicativamente ci si qualifica in finale con quaranta. Le tappe sono ancora tante e se continuo positivamente potrei sognare un biglietto per Omaha.
L’intervista integrale sul numero 362 di Cavallo Magazine, in edicola a gennaio 2017
13 novembre 12016