Bologna, martedì 5 settembre 2023 – La grande attenzione del mondo del salto ostacoli internazionale sul Campionato d’Europa di Milano (a proposito, il campionato è stato uno: Campionato d’Europa dunque, non Campionati d’Europa o Campionati Europei o Europei… ) si è rivolta non solo alla gara per la conquista delle medaglie continentali, ma anche a quella per la qualificazione di tre squadre alle Olimpiadi di Parigi 2024 sulle sei alla vigilia dell’appuntamento milanese non ancora qualificate (Svizzera, Austria, Spagna, Italia, Danimarca e Portogallo: alla fine sono rimaste fuori le ultime tre, come ben sappiamo).
Il verdetto circa le squadre – sia podio sia qualificazione – è stato emesso dalle prime due prove, quella in calendario mercoledì e quella disputata nelle due giornate seguenti cioè giovedì (prima manche) e venerdì (seconda manche). Altra parentesi: sbagliato definire la seconda prova ‘Coppa delle Nazioni’; non lo è, sebbene secondo una certa convenzionalità ricorrente anche tra gli addetti ai lavori (compresi i cavalieri… ) venga talvolta definita tale.
Detto ciò, veniamo nello specifico al tema della qualificazione alle Olimpiadi, che tanto duramente ci ha ‘toccato’ a Milano. A proposito delle nazioni presenti in gara all’ippodromo Snai San Siro, ha sollevato un certo… scalpore il fatto che Israele (a Milano presente però a solo titolo individuale) e Polonia fossero già qualificate per Parigi 2024. Ma in quale modo hanno guadagnato il pass a cinque cerchi queste due squadre? Facendo una sola gara, la Coppa delle Nazioni dello Csio di Praga (28 luglio 2023), classificandosi rispettivamente al 1° e 2° posto. Possibile? Sì, possibilissimo: lo prevede il regolamento della Fei. Vediamo perché.
La Fei ha diviso il mondo in sette Gruppi, contraddistinti dalle prime sette lettere dell’alfabeto, ciascuno dei quali raccoglie un determinato numero di nazioni. Ha stabilito che la prima possibile tappa di qualificazione per tutte le nazioni indistintamente – o meglio: per quelle i cui atleti abbiano rispettato i criteri minimi richiesti dalle varie singole gare per essere dichiarati idonei alla partecipazione – sia il Campionato del Mondo che precede le Olimpiadi (nel caso attuale Herning 2022): chi non partecipa al mondiale oppure chi vi partecipa ma non si classifica nei primi cinque posti (quelli che garantiscono il pass olimpico) ha una successiva possibilità di qualificazione: per il Gruppo A e per il Gruppo B – che riuniscono Danimarca, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Islanda, Irlanda, Olanda, Norvegia, Svezia, Andorra, Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Francia, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Portogallo, San Marino, Spagna e Svizzera – è il Campionato d’Europa (si qualificano le prime tre nazioni che non siano comprese tra quelle già qualificate).
Il Gruppo C invece mette a disposizione due posti (per chi non sia già eventualmente qualificato nel Campionato del Mondo) che si giocano in una sola gara: in questo 2023 è stata per l’appunto la Coppa delle Nazioni dello Csio di Praga. Le nazioni che compongono il Gruppo C sono Ungheria, Turchia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Bulgaria, Uzbekistan, Slovenia, Israele, Polonia, Albania, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Croazia, Cipro, Estonia, Georgia, Grecia, Kazakistan, Kyrgyzstan, Lettonia, Lituania, Macedonia, Moldavia, Romania, Russia, Serbia, Turkmenistan. Di queste, solo dieci hanno partecipato alla gara di Praga.
Per chiarire: nessuna delle nazioni europee comprese nel Gruppo C avrebbe potuto conquistare la qualifica olimpica nel Campionato d’Europa, riservato in funzione di ciò solo e soltanto alle nazioni dei Gruppi A e B; ma se una, due, tre, quattro o cinque nazioni del Gruppo C si fossero classificate nei primi cinque posti del Campionato del Mondo 2022, ebbene… avrebbero conquistato la qualifica olimpica, proprio come è accaduto a Herning nel caso di Svezia, Gran Bretagna, Olanda, Germania e Irlanda (tutte appartenenti ai Gruppi A/B).
Così come nel caso del Gruppo C, anche i Gruppi F e G hanno avuto una singola gara come tappa di qualificazione: nel Gruppo F si sono qualificate Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, nel G si sono qualificate Australia e Giappone. Mentre i Gruppi D ed E avranno in calendario i Giochi Panamericani (al momento non ancora disputati) con tre posti a disposizione.
Rispetto a tutto questo c’è un’ulteriore possibilità di qualificazione ai Giochi Olimpici (oltre al fatto di essere il Paese organizzatore, qualificato di diritto). La offre la finale mondiale di Coppa delle Nazioni di Barcellona in due occasioni, quelle comprese tra il Campionato del Mondo e l’Olimpiade stessa: quindi nel caso corrente nel 2022 e nel 2023. La squadra che occupa il miglior posto in classifica tra quelle non qualificate ottiene il pass olimpico. Nel 2022 il Belgio ha vinto la gara, guadagnando così la qualifica. Per l’assegnazione del ‘biglietto’ 2023 dobbiamo aspettare la prossima finale in programma dal 28 settembre all’1 ottobre, tra pochissimo quindi.
Alla finale di Barcellona partecipano quest’anno 17 squadre: Svizzera, Irlanda, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Spagna, Arabia Saudita e Australia sono già qualificate per le Olimpiadi, mentre Italia, Stati Uniti, Messico, Brasile, Colombia, Egitto, Uzbekistan non lo sono ancora. Ma tra queste, quelle americane appartenenti ai Gruppi D ed E avranno poi un’ulteriore possibilità con i Giochi Panamericani: tre posti.
Quindi, ricapitolando: a oggi le nazioni qualificate per la competizione di salto ostacoli alle Olimpiadi di Parigi 2024 sono le seguenti: Svezia, Gran Bretagna, Olanda, Germania, Irlanda, Francia, Svizzera, Austria, Spagna, Polonia, Israele, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Australia, Giappone.
Per completare la quota di venti nazioni partecipanti alle Olimpiadi di salto ostacoli stabilita dal Cio manca dunque il responso di Barcellona (una squadra) e dei Giochi Panamericani (tre squadre): dopodiché la lista sarà completa. E a quel punto non ci rimarrà da far altro che attendere il grande spettacolo in programma a Parigi l’anno prossimo. L’Italia del salto ostacoli ci sarà oppure no? L’ultima parola spetta a Barcellona. Tra poco sapremo.