Bologna, 16 novembre 2016 – Tra due giorni comincia una delle più importanti assemblee generali della Fei degli ultimi anni. A dire il vero le riunioni dell’istituzione che regola lo sport equestre mondiale sono tutte importanti, ma le decisioni che verranno prese nei prossimi giorni sono molto rilevanti perché avranno un effetto diretto e determinante sullo ‘spirito’ del salto ostacoli in particolare, ma anche su quello del completo e del dressage. Il primo punto su cui si voterà sarà l’ormai famosa (o famigerata… ) riforma della composizione delle squadre alle Olimpiadi: con ogni probabilità verrà sancito ufficialmente il passaggio da quattro a tre binomi per ciascuna rappresentativa nazionale in tutte e tre le specialità. E la soppressione del cosiddetto ‘drop-score’, vale a dire lo scarto del peggior risultato. Tale provvedimento dovrebbe andare incontro ai favori del Cio: per aumentare il numero delle nazioni presenti in gara e per rendere più facile la comprensione dell’andamento della prova a un pubblico non necessariamente composto da addetti ai lavori. Naturalmente il progetto – che peraltro sembra destinato a compiersi – ha sollevato numerose proteste soprattutto da parte dei diretti interessati, e soprattutto dopo che le Olimpiadi di Rio hanno reso evidenti le conseguenze che tali novità potrebbero avere sullo sport (in Brasile diverse squadre hanno chiuso in tre binomi: ma gareggiando a tre sarebbero state eliminate). A questo proposito si veda al link sottostante il documento prodotto dall’International Jumping Riders Club proprio oggi. Sostanzialmente i cavalieri concordano con la necessità di aumentare il numero delle nazioni rappresentate alle Olimpiadi, ma propongono sistemi alternativi per ottenere lo scopo: in particolare la riduzione del numero delle squadre e l’aumento della quota di individuali. Anche perché molte nazioni ‘deboli’ sotto il profilo della possibilità di schierare una squadra potrebbero tuttavia avere il cavaliere individuale forte e competitivo. Senza contare il fatto che la presenza di un maggior numero di squadre ‘deboli’ porterebbe necessariamente alla ridefinizione dei livelli di difficoltà tecnica delle prove olimpiche: cose che nel caso del completo, poi, avrebbe dei riflessi molto importanti sulla sicurezza e sull’integrità fisica di cavalli e cavalieri. Oltre a tutto ciò, per quanto riguarda il salto ostacoli verrà preso in considerazione l’argomento riviera, anch’esso molto dibattuto tra chi vorrebbe sopprimere definitivamente tale ostacolo e chi invece ne sostiene l’importanza. Insomma: tra qualche giorno potremmo avere un salto ostacoli – soprattutto olimpico – un po’ diverso da come lo abbiamo avuto dal 1968 fino a oggi, quando a Città del Messico vennero disputate per l’ultima volta le Olimpiadi a tre. Poi da Monaco 1972 si è passati a quattro. Torneremo a tre? Sembra di sì.
IL DOCUMENTO DELL’INTERNATIONAL JUMPING RIDERS CLUB
https://www.cavallomagazine.it/english/olympics-teams-of-three-or-four-now-to-vote-1.2684011