Parigi, 15 aprile 2018 – Elizabeth Patton Madden ha vinto oggi pomeriggio a Parigi la quarantesima Coppa del Mondo di salto ostacoli, la seconda della sua formidabile carriera. Una vittoria stupenda in sella a un cavallo, Breitling, che tutto pare fuorché uno stallone per la sua calma, la sua freddezza, il suo equilibrio, la sua capacità di concentrazione e di collaborazione. Un binomio magnifico, il cui successo però ha esaltato il valore di una donna che – al di là della vittoria di oggi – possiamo ben definire la migliore amazzone del mondo. Elizabeth Madden ha una lunga storia alle spalle, una storia di successi favolosi ma non legati a un solo cavallo: ciò che dimostra inequivocabilmente la sua capacità, la sua bravura, la sua sapienza non solo di amazzone ma di donna di cavalli. Di donna che vive ‘nei’ cavalli, nell’equitazione, nello sport.
Oggi la gara è stata palpitante. Bisogna riconoscere che solo la grandezza del successo di Elizabeth Madden ha leggermente oscurato la formidabile serie di prestazioni offerte dal suo connazionale Devin Ryan che in sella a Eddie Blue (Kwpn di 9 anni da Zirocco Blue x Marlon) ha raggiunto il secondo gradino del podio. Un cavaliere sconosciuto in Europa ma non altrettanto negli Stati Uniti ovviamente: allievo di George Morris, nato nel 1982, ha partecipato qui a Parigi al suo primo campionato internazionale in assoluto terminando a solo due punti di distacco da Elizabeth Madden.
Il colpo di scena odierno è stato l’errore di Henrik von Eckermann su Mary Lou nel secondo percorso: penultimo a entrare, quell’errore ha dato un grande pur se non decisivo vantaggio a Elizabeth Madden. Il cavaliere svedese è rimasto forse leggermente deluso poiché non era impensabile arrivare a un barrage con la fuoriclasse statunitense in caso di un errore di Breitling, improbabile ma sempre possibile: invece le sue 4 penalità hanno vanificato l’eventuale impresa estrema. Elizabeth Madden è entrata in campo con un carico di pressione notevole sulle spalle, ma anche con l’innegabile vantaggio di poter commettere fino a 5 penalità senza compromettere la vittoria, perché in quel momento Devin Ryan le era alle spalle con 6, mentre von Eckermann in terza posizione a 8. Il suo percorso è stato quasi da lacrime di emozione considerando tutto ciò premesso, e soprattutto potendo ammirare per l’ennesima volta l’equitazione purissima di questa superlativa campionessa. L’errore però c’è stato: sul secondo elemento della doppia gabbia, e così le palpitazioni sono andate a mille perché un’altra barriera avrebbe dato la vittoria a Ryan. E’ stato qui che la grandezza del binomio Madden/Breitling si è potuta ammirare al massimo: lei non ha fatto una piega, lui ha saltato senza alcuna esitazione. E quindi vittoria.
Una vittoria forse più bella di quella del 2013: in quell’occasione infatti fu Steve Guerdat a letteralmente buttare via un primo posto praticamente garantito… Certo, lei era lì, pronta a sfruttare qualunque situazione favorevole, e così è stato. Ma oggi a Parigi il successo ultimo ha coronato una finale condotta da dominatrice assoluta dal primo all’ultimo giorno, dalla prima all’ultima gara, dal primo all’ultimo salto. Un trionfo, più che un successo. E il fatto che la vittoria sia stata conquistata da una persona che fa dello stile, della leggerezza, della classe, dell’eleganza, della sensibilità le prerogative determinanti della propria equitazione non può che fare un gran bene a tutto il mondo dello sport equestre.
LA CLASSIFICA FINALE DELLA COPPA DEL MONDO 2018
http://results.hippodata.de/2018/1462/docs/wcf2018_final_standings.pdf