Parigi, 13 aprile 2018 – Aveva tutta la pressione addosso nel percorso base entrando per ultima: non avesse fatto zero la situazione si sarebbe complicata maledettamente. Ma ha chiuso con un percorso capolavoro. Barrage, dunque. Ancora una volta, tutta la pressione addosso in barrage, entrando sempre per ultima: ma quella pressione più che un problema per lei si è rivelata infine un propellente perfetto per disintegrare gli avversari… Ancora zero, ancora il tempo migliore, ancora la vittoria. Elizabeth Patton Madden – Beezie per tutti – fino a questo momento sta regnando come una regina splendida e irraggiungibile su questa finale di Coppa del Mondo. Oggi altra giornata di grandi emozioni alla Accorhotels Arena. Negative purtroppo per Marcus Ehning: aveva iniziato un percorso base talmente bello che sembrava destinato a esiti trionfali… invece una maledetta curva verso la doppia gabbia forse non organizzata al meglio e Cornado commette un errore sia sul primo sia sul secondo elemento, più un terzo sul verticale su fosso ultimo ostacolo del percorso quando ormai la motivazione è decisamente frantumata. Anche Daniel Deusser con Cornet d’Amour precipita: incredibile indecisione/incomprensione all’ingresso della gabbia verticale/largo, barriera, fermata e alla fine 14 penalità. E dire che entrambi i campioni tedeschi ieri avevano cominciato dando l’idea di poter essere fieri avversari di Elizabeth Madden. Anche Steve Guerdat rimane vittima della doppia gabbia con Bianca che non ci si ritrova. Poi una discreta quantità di cavalieri senza errori agli ostacoli ma penalizzati sul tempo massimo (sei), anche giustamente se vogliamo: Santiago Varela ha costruito un percorso nel quale la combinazione velocità/precisione è stata fondamentale. Nove in barrage. Gioa e soddisfazione per Kevin Staut, meritatamente: ieri il campione francese era uscito mortificato dalla Accorhotels Arena a causa della impossibilità del suo Reveur de Hurtebise di poter fare meglio (infatti immediata la decisione del ritiro dalle gare.. ), ma oggi invece un Silver Deux de Virton in piena forma ha dato modo a Staut di ribadire – anche se non ce n’era assolutamente bisogno – la sua classe le sua bravura. McLain Ward sembrava il più accreditato pretendente alla vittoria. Come ieri, Azur anche oggi ha saltato in modo da lasciare a bocca aperta. Ma in barrage ecco la delusione: una girata a 180 gradi sulla combinazione di verticali, Ward mette la cavalla molto vicino, la distanza c’è ma non la possibilità per Azur – che è favolosa ma è grande e possente per quanto elastica – di coordinarsi al meglio ed ecco l’errore sul verticale di ingresso… Tempo migliore in assoluto, ma 4 penalità… Ne approfitta Henrik von Eckermann che dopo una magnifica gara ora incalza in classifica generale Elizabeth Madden a sole 4 penalità. Una barriera. E il semisconosciuto (in Europa) Devin Ryan che fino a questo momento è la vera sorpresa della finale mondiale, terzo a 6 punti di distacco dalla vetta. In realtà sulla carta domenica tutto potrebbe succedere. Ovviamente Elizabeth Madden non può certo cantar vittoria: i distacchi sono minimi, fino alle 9 penalità tutti possono legittimamente cullare sogni di podio in caso di super prestazione corrispondente a qualche caduta altrui. Ma il punto è proprio questo: un binomio come quello visto in queste due giornate – Madden/Breitling – può ragionevolmente rimanere vittima di una… controprestazione? Lo sport ci ha abituato a rovesciamenti di fronte sorprendenti, ma la ragione ha pur sempre la sua logica…
LA CLASSIFICA DELLA SECONDA PROVA
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2018/1462/html/en/longinestiming/resultlist_J9.html
LA CLASSIFICA DOPO LE PRIME DUE PROVE
http://results.hippodata.de/2018/1462/docs/ranking_after_final_ii_final_with_logos.pdf