Roma, domenica 26 maggio 2024 – La vittoria firmata da Karl Cook (33 anni) e Caracole de la Roque nel Rolex Gran Premio Roma oggi pomeriggio in Piazza di Siena contiene anche il nome di tre illustri protagonisti francesi, tutti e tre direttamente collegati alla magnifica impresa realizzata dal cavaliere statunitense e dalla sua cavalla.
Il primo è Michel Hecart, l’uomo che ha… messo al mondo Caracole. Hecart (70 anni) ha nel curriculum di atleta tre Campionati d’Europa, dunque cavaliere importante per i colori della Francia, ma nel caso specifico la sua importanza è perfino maggiore in qualità di allevatore. Uno dei più significativi compagni di gara di Hecart è stato Kannan, il portentoso stallone olandese (Kwpn) padre di Mom’s Pocahontas d’Amaury, vale a dire la mamma di Caracole insieme allo stallone Zandor Z, a sua volta figlio del grande capostipite Zeus (Selle Français). Caracole è nata nel 2012 in ‘casa’ Hecart, cioè l’Haras de la Roque, ed è stata portata in gara inizialmente dalla figlia di Michel Hecart, Adeline, per poi passare sotto la sella dello stesso papà Michel. In famiglia è stato chiaro fin dall’inizio come Caracole fosse un soggetto di valore decisamente superiore alla media…
Tale valore è esploso eloquentemente nel mondo del salto ostacoli internazionale grazie al secondo protagonista del successo odierno di Karl Cook, cioè il cavaliere francese Julien Epaillard (46 anni). Montata da lui, Caracole de la Roque ha vissuto un 2022 formidabile: vittoria di due Gran Premi di Coppa del Mondo a Lione e Madrid, vittoria della Coppa delle Nazioni di Knokke, 3° posto nel Gran Premio dello Csio di Rotterdam, partecipazione al Campionato del Mondo di Herning con il 6° posto della Francia, finalista nella Top 10 Rolex/Ijrc di Ginevra in dicembre. Una stagione memorabile. Soprattutto una stagione che non avrebbe di certo fatto passare inosservato un fenomeno del genere…
Ed ecco il terzo e più determinante protagonista francese nella vita sportiva e di uomo di cavalli di Karl Cook: Eric Navet (65 anni). Proprio lui: il campione del mondo 1990 e d’Europa 1991, l’allevatore e cavaliere dell’indimenticabile Quito de Baussy, il cavallo francese vincitore del maggior numero di medaglie internazionali. Eric Navet è uno dei Grandi di Francia: non solo per il numero e la qualità dei suoi successi, ma più ancora per lo stile della sua equitazione, per la sua capacità di ‘produrre’ campioni, per la sua abilità nel trasmettere una competenza e una sapienza personali decisamente fuori dal comune… Nel 2013 Navet annuncia una decisione in quel momento abbastanza sorprendente: il suo trasferimento in California per dedicarsi all’istruzione di un giovane cavaliere. Quale giovane cavaliere? Karl Cook naturalmente… il quale fino a quel momento aveva comunque già partecipato a Gran Premi di Coppa del Mondo nel circuito statunitense.
Navet lascia dunque la Francia e lascia anche l’agonismo, salvo ritornare sporadicamente in concorso solo ed esclusivamente in sella a qualche cavallo della famiglia Cook che debba essere ‘registrato’ a favore di Karl. La relazione maestro/allievo tra Eric Navet e Karl Cook dura a lungo, quasi una decina d’anni, e per Karl tre finali di Coppa del Mondo, l’esordio in Coppa delle Nazioni, le prime vittorie in Gran Premio… E nel 2023 ecco l’acquisto determinante perfezionato dalla famiglia Cook: nella scuderia di Karl arriva infatti Caracole de la Roque…
Oggi, 26 maggio 2024, in Piazza di Siena si è praticamente chiuso un cerchio al termine del Rolex Gran Premio Roma. Michel Hecart, Kannan, Caracole de la Roque, Julien Epaillard, Eric Navet, Karl Cook: a dimostrazione del fatto che lo sport equestre sa raccontare storie magnifiche. E che nulla nasce dal caso…