Roma, 27 maggio 2018 – Questa è storia. Oggi a Piazza di Siena si scrive la storia. Dopo 24 anni, quasi un quarto di secolo, alla premiazione del Gran Premio Roma, quest’anno firmato Rolex, suona l’Inno di Mameli.
A permetterlo l’incredibile Lorenzo De Luca che, dopo essere stato giustamente ribattezzato “Il Magnifico”, oggi diventa anche Re di Roma.
Un Gran Premio difficile, complesso, una di quelle gare che ti lascia con il fiato sospeso, uno di quei percorsi dove i più grandi del Salto Ostacoli mondiale entrano e fanno errore. Ma non tutti. Lui no. Lorenzo De Luca ha chiuso con un incredibile doppio netto e nel tempo più veloce di tutti trionfando qui, a Roma, in Italia, nella sua patria, facendo esplodere gli spettatori in un fragoroso applauso, così forte e sentito da far venire la pelle d’oca.
La bandiera italiana torna dopo 24 anni nell’Albo d’oro del Gran Premio Roma, un’emozione incredibile, indimenticabile, soprattutto perché in questa edizione l’Italia ha vinto sia la Coppa delle Nazioni che il Gran Premio Roma. L’ultimo ricordo di una gioia di questo calibro risale al 1976 anno in cui l’Italia vinse la Coppa delle Nazioni il venerdì e il Gran Premio Roma la domenica grazie a Piero D’Inzeo in sella ad Easter Light.
Lorenzo De Luca, numero 2 al mondo nella Ranking List FEI di Salto Ostacoli a settembre e Halifax Van Het Kluizebos, per diversi mesi del 2017 il miglior cavallo al mondo, oggi hanno regalato agli italiani, ai romani e agli appassionati qualcosa di unico: la gioia del trionfo assoluto!
Ma non si hanno grandi vittorie senza grandi avversari. L’ordine di partenza di questo Gran Premio vantava i più grandi cavalieri e le più grandi amazzoni del mondo. Basta vedere la classifica: al secondo posto dietro al nostro De Luca, che ha fermato il tempo a 45,37 senza errori, l’irlandese Bertram Allen in sella a Hector Van D’Abdijhoeve doppio 0 anche per lui in 45,97 secondi. Terzo gradino del podio occupato dalla magnifica Edwina Tops-Alexander che con Inca Boy Van T Vianahof con 0/0 in 51 67”.
Loro gli unici tre binomi dei 49 in lista a terminare senza errori nei due round.
Un percorso complesso quello disposto nella verde arena di Piazza di Siena, un percorso che ha portato al ritiro ben 8 binomi tra cui Scott Brash e Ursula XII, Alberto Zorzi con Danique e Jerome Dubbeldam con SFN Zenith, grandissimi nomi che lasciano intendere le difficoltà presentate dal tracciato.
Ma il nostro Lorenzo ci ha lasciato senza fiato con un percorso base degno di un professionista e un secondo round degno del più grande campione. Perché questo è Lorenzo De Luca un grandissimo campione. Testa, tecnica, tenacia, forza, freddezza ma anche sentimento e cuore, sono loro gli ingredienti che fanno De Luca il grande cavaliere che è oggi.
Già l’anno scorso avevamo sfiorato la vittoria con Alberto Zorzi e Fair Light van T’Heike e oggi, il 27 maggio 2018, Lorenzo De Luca riporta il tricolore nell’Albo d’oro di questa importantissima gara. L’ultimo italiano ad aver dominato la classifica di questo Gran Premio era stato Arnaldo Bologni nel 1994 ma oggi riscriviamo la storia, oggi siamo di nuovo i vincitori.
Questa 86° edizione rimarrà, senza dubbio, impressa nella nostra memoria, ma adesso ci siamo, siamo più competitivi che mai e quindi è lecito sperare che venga presto accompagnata da altre meravigliose e memorabili vittorie dei nostri formidabili campioni.