Praga, sabato 15 dicembre 2018 – Spettacolo puro questa sera a Praga: il super Gran Premio del Longines Global Champions Tour (1.250.000 euro il montepremi… 313.000 al vincitore… !!!) ha offerto emozioni a non finire, lungo le due manches di una gara alla quale hanno partecipato sedici concorrenti, vale a dire i massimi protagonisti dei sedici Gran Premi del Longines Global Champions Tour 2018. E che a questa neonata competizione (prima edizione quest’anno) il battesimo l’abbia dato su California l’amazzone australiana Edwina Tops Alexander, moglie di quel Jan Tops che dell’intero progetto Global è ideatore e fondatore e presidente, beh… ha una qualche logica.
Una logica letta a posteriori, però, perché non era affatto detto che infine le cose potessero andare così, visti i colpi di scena che si sono susseguiti percorso dopo percorso… Il più clamoroso dei quali si è avuto nella seconda manche con il numero uno del mondo Harrie Smolders in sella a Zinius, unico percorso netto nella prima insieme a Edwina Tops Alexander. Smolders entrava in campo per penultimo, dopo di lui sarebbe stata la volta dell’amazzone australiana. Ebbene: errore sul secondo ostacolo (verticale con tavola) con un brutto salto, Smolders a quel punto si è trovato a pari penalità con Ludger Beerbaum su Casello (4 entrambi, il tedesco nel primo giro) e quindi ha immediatamente aumentato la velocità, errore sul largo numero nove, Smolders si riceve e piega leggermente a destra per affrontare un verticale alto e vuoto (due barriere e una tavola), scorre veloce e arriva giustamente un filo lontano data la velocità ma Zinius non se la sente e si ferma spostandosi verso sinistra, Smolders gli rimbalza in sella e cade… eliminato! Clamoroso.
Sale quindi Ludger Beerbaum al primo posto della classifica provvisoria alla vigilia del percorso di Edwina Alexander. Un Ludger Beerbaum che da quando ha dato l’addio alla squadra nazionale ha diradato le presenze in gara, talvolta si è dimostrato un po’ annoiato forse nel dover fare sempre la stessa cosa, e anche non più fisicamente brillante come quando aveva trent’anni (come tutti, del resto… ), ma senza per questo perdere nemmeno un grammo della sua sconfinata bravura meravigliosa che lo farà ricordare a lungo come il miglior cavaliere del mondo. Edwina contro Ludger, quindi. Con una barriera di vantaggio per lei. Che è quel tipico vantaggio che non è un vantaggio: vai piano per fare zero, poi arriva un errore e non hai più tempo per recuperare sul cronometro; vai veloce per non avere angoscia sul cronometro, e finisce che per questo arriva un errore scoprendo poi che comunque non sei stato veloce abbastanza… Insomma, una situazione non facile. Infatti accade proprio questo: che all’8 (lo stesso largo su cui Smolders aveva fatto il secondo errore) la barriera cade, e allora Edwina Alexander aumenta il ritmo togliendo centimetri di terreno ovunque possibile e affrontando l’ultima dirittura con audace coraggio… infine premiato: vittoria! Proprio uno di quei risultati che lasciano con il fiato sospeso tutti fino all’ultimo centesimo di secondo.
Ma spettacolare è stata anche la rimonta del nostro Lorenzo de Luca. Due errori nel primo percorso su un bellissimo Ensor de Litrange che non è parso tuttavia così sontuoso come nel Gran Premio di Ginevra domenica scorsa; ma poi la seconda manche è stata tutt’altra musica e il nostro campione ha firmato uno zero magnifico che gli ha consentito di raggiungere infine il 6° posto. Alberto Zorzi dal canto suo ha montato una Ulane de Coquerie che ha indubbie qualità: ma due errori nel primo percorso e uno nel secondo lo hanno tenuto in ottava posizione, che poi vuol dire esattamente metà classifica: dietro di lui sono finiti binomi magnifici, a conferma del fatto che la gara di oggi è stata davvero di difficoltà estrema.
LA CLASSIFICA DEL SUPER GRAN PREMIO GLOBAL
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2018/1500/html/en/longinestiming/resultlist_10.html