Falsterbo, 14 luglio 2017 – Può darsi che lo si dica ancora sotto l’effetto della situazione contingente, però quello di Emilio Bicocchi questa sera è stato probabilmente uno dei migliori percorsi della sua vita. Il secondo, cioè. Non solo perché la prestazione è stata magnifica e il risultato perfetto (zero), ma soprattutto perché effettuato in una situazione di estrema difficoltà, quale quella in cui spesso si trova il quarto cavaliere di qualunque squadra. Una situazione di grandissima responsabilità, di enorme pressione, di forte tensione: l’unica e sola speranza di tenere l’Italia in una posizione di classifica diciamo interessante era terminare a zero penalità. Senza quelle zero penalità saremmo precipitati dietro le squadre a 12 penalità totali accumulandone 13: diversamente avremmo chiuso a 9 piazzandoci dietro alle tre squadre che poi sarebbero andate a giocarsi la vittoria in barrage. Insomma, Emilio Bicocchi aveva in mano il destino della squadra azzurra (va beh, nel senso sportivo di oggi, ma oggi eravamo qui per questo, quindi… ). E non è mica facile affrontare un percorso di Coppa delle Nazioni in questa situazione… Ecco quindi che il nostro cavaliere ha prodotto una meraviglia: doveva dare il massimo e l’ha dato, doveva ottenere il risultato migliore possibile e l’ha ottenuto, doveva montare benissimo e l’ha fatto, doveva chiudere a zero e ha chiuso a zero. Sarà anche stata l’emozione del momento, ma è parso un vero capolavoro…
Naturalmente tutto questo non avrebbe avuto alcun senso se i suoi compagni di squadra non avessero ugualmente offerto in precedenza il loro contributo. Luca Marziani su Tokyo du Soleil (primo a partire degli azzurri) ha ottenuto un risultato se possibile ancor più importante del suo 1/0: cioè quello di consolidare ulteriormente la sua affidabilità – e del suo cavallo, ovvio – a questo livello di competizione. La loro ‘presenza’ nella squadra azzurra è andata via via crescendo trasformandosi da bella speranza a concreta certezza: ed è un passaggio piccolo da descrivere a parole ma enorme da compiere nella realtà… Peccato quel punto di penalità sul tempo massimo nel primo giro: ma ha avuto il solo effetto di negare a Marziani la soddisfazione di vedere nella sua casellina lo 0/0, il che è nulla perché di fatto il doppio netto c’è stato, anche se lì per lì ci è venuto da pensare maledizione, vuoi vedere che adesso questo punto ci rompe le scatole…
Paolo Paini, beh… non per essere ripetitivi ma anche il suo primo percorso è stato un capolavoro di bellezza. Da inorgoglire qualunque tifoso italiano. Uno spettacolo: Ottava Meraviglia ha saltato da grande campionessa. Poi nel secondo giro purtroppo due errori nel finale del percorso proprio quando sembrava che il doppio netto fosse lì a portata di mano… Giulia Martinengo Marquet su Fine Edition ha chiuso con il punteggio più alto tra quelli degli azzurri: due errori nel primo giro, uno nel secondo, ma bisogna dire alcune cose. La prima è che per l’amazzone azzurra si è trattato del rientro in Coppa delle Nazioni dopo due anni dall’ultima presenza (31 luglio 2015 a Hickstead): difficile pensare che ci sia stata emozione, però un po’ di sana tensione forse sì, soprattutto considerando l’alto standard di prestazioni che ormai l’Italia riesce a offrire con regolarità e al quale dunque richiama i suoi cavalieri (parentesi: Markus Beerbaum è ritornato in Coppa delle Nazioni oggi per la prima volta dal 2004!). Secondo: Fine Edition è un cavallo che si è… ‘rivelato’ non da molto, e forse perfino con un po’ di sorpresa della sua stessa amazzone: dopo una serie di gare diciamo normali oscillanti tra il bene e il meno bene, quest’anno uno scatto di qualità davvero impressionante culminato con la favolosa prestazione offerta nel Gran Premio Roma a Piazza di Siena e sfociato in questa convocazione da titolare a Falsterbo. Si tratta dunque di un cavallo sul quale lavorare sperando che in prospettiva i suoi miglioramenti seguano il ritmo di questo 2017!
Emilio Bicocchi nel primo giro ha commesso quell’errore che ci ha impedito di chiudere la manche con un solo punto: ma anche non ci fosse stato – certo, se ne parla con il senno di poi… – il nostro piazzamento in classifica finale non sarebbe cambiato: avremmo solo ridotto il distacco in termini di penalità passando da 9 a 5, contro le 4 con le quali le tre di testa sono andate in barrage. Poi la sua seconda sublime manche…
L’Italia quindi rimane al comando della classifica generale della Prima Divisione d’Europa, grazie ai 70 punti conquistati questa sera: è una cosa favolosa! E abbiamo ancora una gara a disposizione per incrementare il nostro bottino di punti: lo Csio di Dublino (9-13 agosto). Già, proprio quello in cui lo scorso anno Lorenzo de Luca ha sbranato la concorrenza vincendo tutto e dando inizio alla sua folgorante rimonta nella computer list mondiale; proprio quello in cui l’Italia ha segnato la data d’inizio del proprio rinascimento in Coppa delle Nazioni… Sarà bello tornare in Irlanda da conquistatori!
LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI
http://results.hippodata.de/2017/1347/docs/13_i5_-_fei_nations_cup_presen_jump-off_resultsteam.pdf
LA CLASSIFICA DELLA PRIMA DIVISIONE
http://results.hippodata.de/2017/1347/docs/fnc17_6_falsterbo.pdf