Bologna, 29 maggio 2021 – A Roma, il gioco si fa duro. Dopo la delusione incassata in Coppa, gli azzurri tornano a salire sul podio. Manca la vittoria, ma non il talento né il coraggio.
Che ci fosse aria di riscossa lo si era capito già dal mattino a Piazza di Siena, nella 150 Kep Italia. Solo l’irlandese Mark Mcauley su Cap West fa meglio di Emilio Bicocchi in sella a Flinton e di Paolo Paini, sulla formidabile grigia Chaccolie, compagni di nazionale e grandi amici separati solo da 4 centesimi di secondo.
A premi anche Marco Pellegrino, ottimo settimo, Giulia Martinengo, Alberto Zorzi e Andrea Massersì.
Poi, nel successivo Piccolo Gran Premio, la gara più importante e ricca della giornata, ecco che Lorenzo De Luca e il meraviglioso Halifax tornano a farci innamorare di loro.
Splendida prova di carattere quella dell’azzurro che in un entusiasmante barrage centra un prestigioso secondo posto, cedendo solo all’americano Kent Farrington.
Solo 5 i binomi che timbrano il doppio netto a Roma, dopo che in 13 non avevano commesso errori nel primo giro.
Oltre a Farrington sul 14 anni Creedance e a De Luca, notevolissime le prove del belga Wathelet, terzo. Così come quelle di due italiani. Magari quelli che non ti aspetti: Antonio Alfonso su Donanso e Ludovica Minoli in sella a Jus de Crack, magnifici quarto e quinta, capaci di mettere in riga campioni più noti e blasonati.
Recrimina Gaudiano, buon sesto, un missile nel barrage: un errore gli impedisce di salire sul podio.
Nono e undicesimo, invece, i numeri 2 e 1 del mondo, gli svizzeri Martin Fuchs e Steve Guerdat, entrambi veloci (specie il primo) ma frenati da una penalità.