Gorla Minore, 18 giugno 2017 – Sì, ma chi è Roberto Arioldi? Del cavaliere sappiamo tanto ma forse non ancora tutto, dell’uomo pur conoscendone molta parte continuiamo a fare nuove scoperte. Roberto Arioldi è una specie di rigeneratore di sé stesso: per questo continua a riservarci sorprese. Alzi la mano per esempio chi pensava che Arioldi potesse essere così bravo nel fare il responsabile del salto ostacoli azzurro… E lui invece ci ha dimostrato di saperlo fare come meglio non sarebbe possibile. Allora tutti noi a esaltarlo come responsabile del salto ostacoli azzurro: e lui indossata la giacca e calzati gli stivali va a farsi due concorsi contemporaneamente – due, sì, perché uno sarebbe stato ‘troppo’ normale: il nazionale di Tortona e lo Csi a due stelle di Gorla – il che di per sé rappresenterebbe un fatto da notizia. Ma no: la notizia è che nei due Gran Premi Roberto Arioldi si classifica al primo (Gorla) e al secondo (Tortona) posto… Passano gli anni e Roberto Arioldi anziché rallentare tutto nella sua vita accelera, aumenta, migliora, allarga, esplora. Stupisce. Un uomo che sta dimostrando contemporaneamente la sapienza e la saggezza dei suoi 61 anni, e l’energia e la voracità di un ventenne. Un uomo che nel nostro sport ha visto tutto ma che proprio per questo sembra certo che molto d’altro ci sia ancora da vedere. La famiglia, l’Italia, i figli, l’allevamento, l’azienda agricola, i cavalli, i concorsi… tutto cresce insieme a Roberto Arioldi e lui inarrestabile e infaticabile si muove in mezzo a questo tutto decuplicando le sue energie, ma anche i risultati. Dove arriverà Roberto Arioldi? Forse se lo staranno chiedendo anche gli elvetici Martina Meroni e Paul Estermann, che rispettivamente in sella a Rock de Vains e a Curtis Sitte oggi a Gorla nel barrage del Gran Premio dello Csi a due stelle si sono visti passare al fianco un fulmine.