Bologna, 27 luglio 2018 – Un duro colpo per la Francia: Ryan des Hayettes non parteciperà al Campionato del Mondo di Tryon il prossimo settembre. Il campione sauro sponsorizzato Hermes che sotto la sella di Simon Delestre ha fatto palpitare come pochi altri i cuori transalpini rimarrà a casa per decisione del suo proprietario, Philippe Berthol, il quale ha annunciato ieri pubblicamente di aver preso questa decisione per risparmiare al suo gioiello la fatica e lo stress di un viaggio così lungo. Ha scritto Berthol nel comunicato pubblicato via social media: “Nell’interesse di Hermes Ryan e della sua integrità fisica, condivido con voi oggi qualche pensiero per mettervi a parte della mia decisione di non prendere i rischi, per Hermes Ryan, di partecipare ai Weg di Tryon” (Berthol ha scritto proprio così: come se l’interesse del cavallo fosse quello della condivisione dei pensieri di Berthol… va beh, non sottilizziamo). “In effetti questo piccolo cavallo ha vissuto molte brutte esperienze in occasione di diversi viaggi in aereo. L’immenso trauma determinatosi per il suo cavaliere, la sua squadra e me stesso, mi porta a ritenere che oggi questo viaggio sia un rischio troppo grosso per questo cavallo. Immagino e comprendo la delusione di tutti, ma la prima responsabilità è sempre stata quella di preservare questo meraviglioso piccolo cavallo. Auguro all’insieme delle squadre francesi dei bellissimi Weg a Tryon”.
Motivazioni ovviamente rispettabilissime, quelle di Berthol. E’ ben vero che in effetti Ryan dopo aver fatto il viaggio in aereo verso Rio de Janeiro per le Olimpiadi del 2016 risultò infortunato ancor prima di scendere in campo per la prima prova: ma al tempo si parlò di un piccolo trauma fisico determinatosi in box, visto che il cavallo dall’aereo scese in perfette condizioni (a meno che la comunicazione non sia stata in qualche modo… modificata). L’unico altro volo dopo le Olimpiadi di Rio Ryan l’ha fatto nel 2017 per raggiungere Miami, dove si è classificato 6° nel Gran Premio del Global Champions Tour, e quindi dimostrandosi perfettamente in forma e in grado di sostenere quell’impegno. Prima del 2016 Ryan ha volato fino a Hong Kong (nel 2015: 3° nel GP), Doha (2014, 12° in GP), Los Angeles (2014, 23° in GP).
Dal canto suo, Simon Delestre ha confidato a Grand Prix Replay: “E’ una decisione dura. Non è mia, poiché io ho impostato tutta la mia stagione su quell’obiettivo. Il cavallo, ed emotivamente il suo proprietario, hanno avuto qualche problema dopo l’accaduto di Rio. Il cavallo non ha più ripreso l’aereo dopo Rio (Delestre forse non ricorda Miami nel 2017: a meno che non ci sia andato in van… n.d.r.) e il proprietario non vuole correre rischi. Capisco Philippe, e questa decisione non cambia nulla nel rapporto tra di noi, lui è un amico di famiglia”.
Sia come sia, la Francia ha ora un problema in più: venduta Sydney Une Prince (Bost), ritirato dai campionati internazionali Reveur de Hurtebise (Staut), infortunato Aquila (Delaveau) la situazione non è certo rosea perfino per un Paese di grandi risorse tecniche e agonistiche come quello. Binomi del genere non si perdono in modo indolore, sportivamente parlando.