Bologna, venerdì 12 gennaio 2024 – Mercoledì 10 gennaio (l’altroieri, dunque) si è tenuta la riunione tra i rappresentanti dei cavalieri, dei comitati organizzatori di manifestazioni agonistiche di salto ostacoli e della Fise per discutere il tema relativo alla rimodulazione dei montepremi minimi dei concorsi ippici di salto ostacoli a cinque e sei stelle.
L’esigenza di tale incontro era nata a seguito del malcontento espresso dalla categoria dei concorrenti (chiamiamola così per comodità d’intesa) nei confronti dell’annunciata nuova regolamentazione per il 2024 in cui si stabiliva un abbassamento del montepremi minimo per gli eventi nazionali di cui s’è detto da 35.500 euro a 30.500. Tale provvedimento era stato preso in considerazione dopo una riunione tra la Fise e i rappresentanti dei comitati organizzatori tenuta in occasione della scorsa Fieracavalli di Verona.
Lalla Novo, in qualità di organizzatrice a Le Siepi di Cervia, aveva detto al proposito in un’intervista rilasciata a Cavallo Magazine: “I comitati organizzatori hanno chiesto alla Fise la possibilità di abbassare il livello minimo del montepremi dei nazionali a 5 stelle in considerazione degli enormi aumenti verificatisi nel corso degli ultimi due anni del costo della vita. Credo che questo sia un momento importante per un incontro tra comitati organizzatori e concorrenti perché certamente negli ultimi tempi l’aumento incondizionato di tanti costi si è fatto sentire in maniera forte su entrambe le categorie: sono sicura che dal reciproco confronto nasceranno benefici comuni. La situazione era latente ed è esplosa nel momento in cui è stato necessario affrontare i costi e le conseguenze della nuova normativa sullo sport, non ultimo l’insieme delle nuove regole fiscali. Quindi ben venga la riunione del 10 gennaio, perché io sono convinta che non tutti i cavalieri siano a conoscenza dei reali costi dell’organizzazione di una manifestazione agonistica in Italia”.
Gianluca Quondam – Centro Ippico Regno Verde – aveva poi aggiunto in una analoga intervista a Cavallo Magazine: “Il nostro obiettivo come comitati organizzatori è quello di stabilire un rapporto il più possibile armonico e concorde con i concorrenti, che rappresentano la nostra indispensabile utenza, come peraltro noi rappresentiamo la loro indispensabile opportunità di praticare l’agonismo. La possibilità di abbassamento del limite minimo del montepremi ci era sembrata una soluzione indolore per loro e di un certo beneficio per noi: ma se così non dovesse essere, siamo ovviamente disponibili al confronto e alla discussione per arrivare a stabilire il meglio per entrambe le parti”.
A seguito dell’incontro del 10 gennaio la situazione è stata nuovamente modificata: o per meglio dire, è stato stabilito che non vi sarà alcuna modifica rispetto ai valori applicati lo scorso anno. Quindi nulla cambia: la Fise ripristina la tabella di classificazione dei concorsi applicata per il 2023.