Bologna, giovedì 26 agosto 2021 – Nel caso di cambi di nazionalità sportiva di solito sono i cavalieri di Paesi molto forti e ricchi di individualità di eccellenza che – avendone la possibilità – si dirigono verso nazioni che consentano loro di avere più opportunità di competizione a livello internazionale con una squadra ufficiale. Invece questa volta succede il contrario: gli egiziani Sameh El Dahan e Abdel Said hanno deciso di ‘diventare’ rispettivamente britannico e belga.
Quella di Sameh El Dahan è una decisione nata a seguito di quanto accaduto nel processo di selezione dei componenti la squadra egiziana per le Olimpiadi di Tokyo, da cui lui è stato escluso. Joanne Sloan Allen, irlandese e proprietaria di molti dei cavalli montati da El Dahan, ha illustrato la situazione sui suoi canali sociali spiegando di non comprendere la ragione di tale esclusione: “Lui ha fatto parte della squadra che ha permesso all’Egitto di qualificarsi alle Olimpiadi per la prima volta dopo sessant’anni, è il terzo cavaliere egiziano nella computer list dietro Abdel Said e Nayel Nassar”. E in più – dice Sloan Allen – El Dahan è rimasto molto deluso dall’aver appreso della sua esclusione da un sito internet… Si è tuttavia trattato di una decisione difficile da prendere, sebbene in parte facilitata dall’accoglienza molto calorosa che ha riservato a Sameh El Dahan la c.t. britannica Di Lampard.
Diverso il caso di Abdel Said. Lui alle Olimpiadi ci è andato, quindi se ci sono motivi di tensione con la federazione egiziana di certo non possono dipendere dalla selezione della squadra per Tokyo. Più probabile che la sua decisione abbia a che fare con opportunità di carattere professionale; del resto Said è residente nel nord Europa da tanti anni ormai, e tutta la sua organizzazione sportiva è basata lì: da un punto di vista prettamente agonistico è cavaliere di certo più belga che egiziano.